L’emergenza per la pandemia in corso necessita di mettere al primo posto la salute dei cittadini. Ma gli effetti di contenimento, quali l’isolamento e la chiusura delle attività hanno fatto vittime in termini economici. I primi a cadere sono stati i musicisti, perché le precauzioni anti-Coronavirus sono cominciate proprio dagli eventi pubblici a carattere culturale, per poi toccare lo sport, la socialità, la scuola e infine l’economia. Per alcuni musicisti perdere i concerti significa perdere tutto, fortunatamente nel rebus dell’attuale situazione c’è chi cerca di aiutarli e di pensare anche a quella professione così strana e irregolare. Giuseppe Clericetti e Giovanni Conti ne parlano con Zeno Gabaglio, musicista autonomo e presidente della sottocommissione musica cantonale.
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