Nei prossimi giorni Diego Fasolis sarà a Stoccarda per dirigere la "Passione secondo Giovanni" di Johann Sebastian Bach. L’invito, di per sé prestigioso, presenta un valore aggiunto interessante: la produzione prevede una messa in scena della Passione, composizione che non è stata pensata, in origine, per una rappresentazione. Il mondo musicale non è nuovo a operazioni del genere, pensiamo alle sinfonie di Beethoven dirette da Teodor Currentzis, con la presenza di ballerini sulla scena. L’occasione è propizia per riflettere sull’opportunità della rappresentazione visiva di composizioni musicali non finalizzate a quel tipo di spettacolo. Giovanni Conti e Giuseppe Clericetti ne discutono con il direttore ticinese Diego Fasolis e con il regista Daniele Finzi Pasca.