“La gioia di ascoltare registrazioni antiche” è il titolo di un articolo firmato da Rob Cowan per la rivista “Gramophone” in cui si racconta una passione condivisa da molti melomani; quella per le novità dal passato. Il brivido di scoprire un’interpretazione rimasta sepolta per lungo tempo è alle volte superiore a quello generato dal primo ascolto di un CD appena scartato. Un brivido che si accompagna al piacere di ampliare le proprie conoscenze su un artista o un brano e soprattutto impone di ricalibrare lo spazio di ascolto in relazione al gusto dell’epoca da cui quell’ascolto proviene. Un lavoro non semplice che spesso si blocca di fronte a registrazioni precarie o a esecuzioni troppo lontane dai nostri standard. A “Voi che sapete”, Davide Fersini e Christian Gilardi ne discutono con la musicologa e collega di RAI Radio Tre Gaia Varon e con Nicola Cattò, direttore della rivista “Musica”.
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