Libro dell'opera
Voi che sapete...

Quando i libretti sono bellissimi

La qualità del libretto, in quanto opera letteraria, rende l’opera lirica ancora più bella

  • Oggi
  • 32 min
  • Martino Donth e Giovanni Conti
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Spesso pensiamo ai libretti d’opera semplicemente come fonti per il soggetto e per i testi su cui compositori e compositrici costruiscono le proprie trame sonore. Eppure, un libretto ben scritto può fare tutta la differenza. 

Ce lo dimostra ad esempio la nuova opera di Silvia Colasanti alla Scala Anna A. dedicata alla poetessa russa Anna Achmatova, su libretto di Paolo Nori, che ha tradotto molti estratti da poesie della stessa. Oppure il debutto romano di Adriana Mater di Kaija Saariaho, compositrice finlandese, scomparsa due anni fa, premiata con il Leone d’oro alla Biennale 2021, su libretto in francese dello scrittore franco-libanese Amin Maalouf.

Due testi di alta qualità, come raramente si trovano nelle opere contemporanee, che possono venire giudicati come vere e proprie opere letterarie a sé stanti.

In questa puntata di Voi che sapete vogliamo riflettere proprio sulla qualità di questi libretti operistici e come un bel libretto può esaltare ulteriormente la resa finale dell’opera lirica con tanto di musica.

Martino Donth e Giovanni Conti ne parlano con Carla Moreni, critico musicale del Sole 24 ore e Nicola Cattò, critico musicale e direttore della rivista Musica.

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