Nell'agosto del 2000 l'azione aveva raggiunto un massimo di 96,50 franchi
Chiese in diretta

Crollo Credit Suisse: e le Chiese che dicono? - Kiev: la guerra dei monasteri

di Corinne Zaugg e Gaëlle Courtens

  • Keystone
  • 26.3.2023
  • 28 min
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Crollo Credit Suisse: e le Chiese che dicono? di Corinne Zaugg
Da una settimana il salvataggio della banca svizzera Credit Suisse da parte di UBS é la notizia che tiene banco su tutti i media. Stupore, rabbia, paura, sconforto sono alcuni dei sentimenti con cui la gente segue gli sviluppi della complessa vicenda.

Tanti i soldi in gioco, ma altrettanto grande è l’incertezza per la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e il futuro stesso della piazza economica svizzera.

Di fronte a tutto questo, le Chiese tacciono. Tutt’al più sono giunti inviti alla preghiera.

E questo nonostante papa Francesco da anni sia impegnato a costituire, tramite il progetto Economy of Francesco, una nuova generazione di economisti.

Con il teologo ed etico cattolico, Peter Kirchschläger professore e direttore dell’Istituto di etica all’Università di Lucerna, cerchiamo di capire che cosa la dottrina sociale della Chiese avrebbe da dire sull’accaduto.

Kiev: la guerra dei monasteri, di Gaëlle Courtens
La guerra di Putin sta avendo ripercussioni sulla legislazione ucraina in materia di libertà di culto, condizionando gli equilibri tra le due confessioni ortodosse in Ucraina, tenendo nel mirino soprattutto la Chiesa ortodossa dipendente dal Patriarcato di Mosca.

I 200 monaci del maestoso complesso religioso della Pecherska Lavra di Kiev, il “Monastero delle Grotte”, culla della cristianità slava, entro il 29 marzo su disposizione governativa dovranno lasciare quei luoghi, compreso il metropolita di Kiev Onufrij, capo della Chiesa ortodossa ucraina del

Patriarcato di Mosca, la cui sede è ubicata proprio negli spazi della quasi millenaria Lavra.

Per capire cosa sta succedendo abbiamo interpellato il giurista Pasquale Annicchino, docente di diritto e religione all’Università di Foggia, nonché membro del panel dell’OSCE/ODIHR sulla libertà religiosa.

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