La settimana politica svizzera è iniziata con un comunicato stampa a sorpresa. Martedì il dipartimento federale degli affari esteri ha fatto sapere che il suo responsabile, Ignazio Cassis, stava per partire alla volta di Israele e dei Territori palestinesi occupati, per una visita ufficiale. Una viaggio a quanto pare previsto da tempo, ma annunciato all’ultimo momento, proprio poco prima della partenza del capo della nostra diplomazia. Nel giro di 24 ore, il viaggio si è concluso oggi nel pomeriggio, Cassis ha incontrato i ministri degli affari esteri di Israele e dell’Autorità palestinese per discutere della guerra e della crisi umanitaria a Gaza ma anche, più in generale, delle tante tensioni che attraversano l’intero Medioriente. Un viaggio che avviene in un momento in cui, sul fronte politico interno, il Consigliere federale ticinese deve far fronte a una raffica di critiche per la sua posizione sulla guerra a Gaza, considerata da più parti troppo debole nella condanna a Israele e in difesa del diritto umanitario internazionale. Per calmare queste tensioni, a poco sembrano servire le prese di posizione del governo, che, ad esempio lo scorso 28 maggio, è tornato a chiedere l’”accesso umanitario illimitato e un’immediata fine delle ostilità”. La Svizzera e la guerra a Gaza, tanti interrogativi e parecchie critiche, che ruotano anche attorno al concetto di neutralità e che affronteremo con:
Simone Gianini, consigliere nazionale PLR/TI
Carlo Sommaruga, consigliere agli Stati PS/GE
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