La fine di un mondo
Modem

Coronavirus, il giorno zero

La chiusura di tutto ciò che non è di prima necessità non è la fine del mondo ma la fine di un mondo.

  • 16 marzo 2020, 08:20
  • 35 min
  • Coronavirus, il giorno zero

    La chiusura di tutto ciò che non è di prima necessità non è la fine del mondo ma la fine di un mondo.

L'epidemia che ci cambia la vita e che con essa modifica anche la nostra società. C'è un paziente zero da qualche parte del mondo, ma c’è anche un giorno zero, il giorno in cui tutto non sarà più come prima. E quel giorno zero potrebbe essere il 16 marzo, da lunedì niente scuola, locali chiusi, movimenti quasi azzerati.

La prova con cui siamo confrontati non è solo sanitaria o economica, ma è anche sociale e psicologica. Riguarda il nostro modo di relazionarci e quello con cui, individualmente e come società, ci confrontiamo con l’incertezza, il pericolo e in definitiva anche la morte.

Insomma il mondo al tempo del nuovo coronavirus, non è la fine del mondo ma di certo l’inizio di un nuovo mondo.

Ne parliamo con:

Sara Rubinelli, professoressa di comunicazione sanitaria, Università di Lucerna

Francesco Panese, professore di storia della medicina, Università di Losanna

Aldo Bonimi, economista e sociologo

Vi proponiamo inoltre due brevi reportage, tra le persone che si chiedono cosa faranno ora e tra i contadini, loro non chiudono, anzi sono sommersi dalle richieste del mercato, che di colpo riscopre l'importanza del settore primario.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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