Nel mondo del lavoro svizzero, che cosa deve contare di più: un contratto collettivo (CCL) a livello nazionale con i suoi vincoli anche salariali oppure gli stipendi minimi votati dal popolo a livello cantonale?
In discussione a Berna torna la proposta del consigliere agli Stati obwaldese Erich Ettlin del Centro: secondo lui i CCL nazionali devono prevalere in ogni caso, anche quando prevedono stipendi inferiori ai salari minimi in vigore in un determinato cantone.
In gioco c’è il rispetto della volontà popolare ma anche la salvaguardia del partenariato sociale, con le sue spesso dure trattative che coinvolgono padronato e rappresentanti dei lavoratori.
Materia per un faccia a faccia tra i nostri due ospiti, consiglieri nazionali ticinesi:
· GRETA GYSIN – I Verdi e presidente del sindacato Transfair
· ALEX FARINELLI – PLR e vicedirettore della Società svizzera impresari costruttori, sezione Ticino
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