A generare tanta pressione su Benedetto XVI è un rapporto elaborato da uno studio di avvocati tedeschi, voluto dall’arcidiocesi di Monaco per far luce su quanto capitato in questa Chiesa locale tra il 1945 e il 2019. Un’analisi dettagliata in cui si accusa Joseph Ratzinger di non aver agito in quattro casi, nel periodo in cui era alla testa di quella diocesi, tra il 1977 e il 1982.
Accusa respinta da Benedetto XVI, che però nella sua difesa si contraddice sulla sua effettiva presenza ad una riunione in cui si era discusso di uno di questi casi, e così c’è anche chi lo definisce un “bugiardo”. Insomma su Papa Ratzinger si addensano nubi sempre più cupe. Ma il caso e gli scandali della pedofilia fanno emegere anche una spaccatura sempre più profondo dentro la Chiesa, tra la corrente riformatrice e quella più tradizionalista. Attaccare Ratzinger significa anche tentare di indebolire quest’ultima, pure su altri temi, come quello del celibato dei preti, del ruolo della donna nella Chiesa cattolica. Temi a cui l’altro Papa, Francesco, non ha ancora dato una risposta.
Ne parliamo con:
Marco Politi, vaticanista del “Fatto quotidiano”
Don Arturo Cattaneo – sacerdote dell’Opus Dei e docente presso l'Istituto di Diritto Canonico S. Pio X di Venezia
Francesco Zanardi, Rete L’Abuso, Associazione sopravvissuti agli abusi sessuali del clero, membro fra i fondatori dell’ECA, Ending Clery Abuse
Nina Fabrizio – vaticanista e collaboratrice RSI
Bruno Boccaletti, responsabile informazione religiosa alla RSI
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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