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La famiglia cristiana

Bilancio del Sinodo dei vescovi 2015

  • 27.10.2015
  • 30 min
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«È stato faticoso, ma è stato un vero dono di Dio, che porterà sicuramente molto frutto»; così si espresso Papa Francesco sul sinodo dei vescovi sulla famiglia che si è appena concluso in Vaticano.

Lo stesso pontefice ha quindi deciso di far pubblicare il testo che i prelati hanno votato con una maggioranza dei 2/3 su tutti i punti della relazione. Si tratta in effetti di proposte indirizzate al Pontefice, il quale, dopo averle vagliate, pubblicherà prossimamente la cosiddetta Esortazione postsinodale. Sul tavolo di lavoro la famiglia del XXI secolo, confrontata almeno in ambito occidentale, con modelli molteplici di riferimento, piuttosto lontani dall’immagine “tradizionale” della famiglia di ispirazione cristiana.

Dal Sinodo non sono uscite indicazioni rivoluzionarie ma i vescovi hanno salutato la franchezza dei dibattiti ed il confronto aperto voluto da Papa Bergoglio. Concretamente i prelati potrebbero esprimersi “caso per caso” sulle situazioni dei divorziati risposati, che attualmente non possono ricevere la Comunione. Per le unioni omossessuali, per contro, non è stata prevista nessuna forma di approvazione o benedizione anche se gay e lesbiche non dovranno venir emarginate dalla vita della Chiesa. In attesa dunque delle indicazioni di Papa Francesco, Modem, traccia un bilancio del lavoro dei padri sinodali, fra aperture e tradizione, a 50 anni dall’istituzione del Sinodo. Oltre ad un’intervista registrata con il vescovo di Lugano, Mons. Valerio Lazzeri intervengono:

Daria Pezzoli-Olgiati, direttrice del Centro interdisciplinare per la religione, l'economia e la politica; docente di scienza delle religioni all’Università di Zurigo;

Don Gian Pietro Ministrini, arciprete di Balerna e Vicario foraneo del Mendrisiotto, animatore pastorale del gruppo Famiglie in rete;

Paolo RODARI, vaticanista di La Repubblica.

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