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I giovani svizzeri vivono più a lungo con i genitori: si tratta di comodità oppure di necessità?

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  • Antonio Bolzani
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Voglia di indipendenza? Sì, ma spesso è impossibile. I giovani svizzeri vivono un po’ più a lungo con i genitori rispetto a vent’anni fa: è una questione di comodità (comfort zone o figli “mammoni”), oppure, si tratta, invece, di necessità in quanto il costo della vita rispetto agli stipendi non permette di andare a vivere da soli? La dipendenza finanziaria dell’attuale generazione di giovani dai loro genitori porta alla crescente diminuzione dei matrimoni? Partiamo da un’analisi pubblicata ieri dall’Ufficio federale di statistica (UST), nella quale risulta che mentre la metà delle persone nate fra il 1988 e il 2007 impiegano 23,7 anni prima di lasciare la casa dei genitori, quelle nate tra 1968 e il 1987 lo hanno fatto quasi due anni prima. Fra le giovani generazioni, a livello regionale, sono le persone della Svizzera italiana a lasciare il nido più tardi. Considerando tutta la Svizzera, la differenza maggiore si riscontra a vent’anni: a quell’età meno di un giovane su cinque (19,1%) ha lasciato la casa dei genitori, mentre fra le generazioni più vecchie era il 30,1%. Solo all’età di 30 anni i due gruppi si avvicinano. Nel complesso, la maggior parte dei giovani in Svizzera lascia il nido fra i 20 e i 30 anni: in media un quarto di loro ha preso il volo a 20 anni, quasi il 70% a 25 anni e circa il 90% a 30 anni. Secondo l’UST, si considera che una persona ha lasciato la casa dei genitori quando non vive più da loro quattro o più giorni alla settimana, indipendentemente dalla sua residenza principale registrata. Oltre all’età, anche il sesso gioca un ruolo decisivo. Per gli uomini, ci vogliono in media 23,4 anni prima che la metà di loro esca dalla casa dei genitori, contro i 21,9 anni per le donne. La differenza è minore nelle persone che hanno un livello di istruzione elevata. Anche la nazionalità e la regione linguistica hanno la loro importanza. Se si confrontano con persone di altre nazionalità, sono relativamente pochi gli svizzeri che a 20 anni hanno già lasciato la casa dei genitori. Inoltre, le persone provenienti dalla Svizzera italiana si “separano dalla mamma” un po’ più tardi (il 50% a 24,4 anni) rispetto a quelle della Svizzera tedesca (il 50% a 22,5 anni) e della Romandia (il 50% a 22,8 anni). Inoltre molti dei giovani tra i 20 e i 39 anni che lasciano la casa di famiglia vivono vicino ai genitori: quasi un quarto (22%) ha bisogno al massimo 10 minuti per andare a trovare i genitori, quasi la metà (48%) non impiega più di mezz’ora e il 61% non più di un’ora. Al contrario quasi un quarto (22%) vive a più di cinque ore di distanza dai genitori. Indipendentemente dalla distanza fisica, i giovani svizzeri sono frequentemente in contatto con i loro genitori: otto su dieci (80%) almeno una volta la settimana. Dopo essersi trasferiti quasi un terzo delle persone tra i 20 e i 39 anni vive con un partner (senza figli), un altro 38% vive con dei figli. Soltanto poco meno di un quarto (22%) abita da solo, mentre il 10% insieme ad altre persone, che non sono partner o figli. Queste le cifre che ci indicano che nella Svizzera italiana i giovani si “separano” dai genitori un po’ più tardi (il 50% a 24,4 anni) rispetto ai giovani della Svizzera tedesca (il 50% a 22,5 anni) e della Romandia (il 50% a 22,8 anni). 

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