Che mestiere fai? L’influencer. Secondo voi è una professione da considerare come tutte le altre oppure è una furbata? Ci vuole talento, o cosa altro ancora, per essere un/una buon/a influencer? Ricordiamo che ci sono diversi tipi di influencer in relazione al settore a cui appartengono: ad esempio l’ambito del cibo e della gastronomia, quello della moda, quello della cosmesi e quello del turismo. Ma anche gli sportivi -Roger Federer in primis-, gli attori e le attrici e i politici sono -a modo loro- degli influencer, considerati i milioni di seguaci o followers di cui beneficiano; anche Greta Thunberg, Elon Musk e Samantha Cristoforetti rappresentano dei modelli alternativi di personaggi seguitissimi. Ci sono fra l’altro anche degli influencer che promuovono la letteratura per ragazzi e la lettura dei libri fra i giovani. L’argomento si presta insomma a molte chiavi di lettura: dite la vostra oggi telefonandoci allo 0848 03 08 08 o scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
Il tema di oggi si aggancia, ovviamente, alla vicenda che vede coinvolta la nota influencer italiana Chiara Ferragni (29 milioni e mezzo di follower solo su Instagram e un patrimonio da 40 milioni di euro). La Ferragni è al centro di uno scandalo: è stata dapprima multata per oltre 1 milione di euro dall’Antitrust per “pratica commerciale ingannevole” ed è stata denunciata dal Codacons con l’ipotesi di “truffa aggravata”, in merito alla vendita di pandori “griffati” dell’industria dolciaria Balocco. L’autorità contesta a Chiara Ferragni e alla Balocco di aver pubblicizzato il “Pandoro Pink Christmas”, lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per i bambini malati. Le società di Ferragni hanno incassato oltre un milione di euro senza versare nulla all’ospedale. Secondo l’Antitrust la pratica scorretta si è articolata anche nel far credere, attraverso la comunicazione, che acquistando il “Pandoro Pink” a oltre 9 euro (anziché a 3,70 euro del pandoro non griffato), i consumatori avrebbero contribuito alla donazione (che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, con un importo unico di 50.000 euro, a maggio del 2022). L’Autorità ha ritenuto inoltre che anche il prezzo del pandoro “griffato”, proposto a un prezzo pari a circa due volte e mezzo il prezzo del Pandoro classico, abbia contribuito a indurre in errore i consumatori. Anche Balocco è stata sanzionate e dovrà pagare una multa di 420’000 euro. Intanto per l’influencer (che fa pubblicità per i marchi di moda del lusso e può essere pagata anche 100’000 euro per un post) i guai non sono finiti. Chiara Ferragni è da ieri formalmente sotto indagine per truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Milano su questo caso del pandoro ‘Pink Christmas’. L’iscrizione è stata decisa dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Nel registro degli indagati figura anche Alessandra Balocco, presidente dell’industria dolciaria, sempre per la stessa ipotesi di reato. “Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso”, ha per parte sua dichiarato la discussa influencer e imprenditrice, aggiungendo di essersi messa subito a disposizione per “collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”.
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