Continua a far discutere l’esito della recente votazione di Zurigo nella quale gli abitanti della cittadina sulla Limmat hanno approvato, contro il parere del parlamento cittadino, una proposta per ridurre il costo degli abbonamenti annuali da 800 a 365 franchi. Di fronte alla scelta della popolazione zurighese, gli operatori del settore interessato si sono dette scettici, esprimendo delle criticità nei confronti di questo genere di iniziative volte a ottenere delle agevolazioni generalizzate sulle tariffe dei trasporti pubblici. Secondo l’Unione dei trasporti pubblici (UTP), ciò non basta per attirare un maggior numero di passeggeri: serve una buona offerta di mobilità. Inoltre, le sfide nel settore dei trasporti pubblici variano da una regione all’altra. A livello nazionale, il finanziamento – ad esempio la garanzia del fondo per le infrastrutture ferroviarie – preoccupa. Anche il Servizio d’informazione per il trasporto pubblico (Litra) e l’organizzazione di categoria Alliance Swiss Pass – responsabile delle tariffe nazionali – sono critici nei confronti delle agevolazioni generalizzate. Il trasporto pubblico costa sempre uguale, anche se i clienti pagano meno, perché alla fine sono i contribuenti a sborsare di più. Inoltre, la densità e la qualità della rete di trasporti richiede investimenti. Delle agevolazioni come quelle di Ginevra, dove i giovani sotto i 24 anni viaggiano gratis, sono possibili soltanto finché una città può permetterselo. Per attirare più passeggeri sui mezzi pubblici è fondamentale offrire un servizio di qualità, secondo il Litra. Se i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti dovessero diminuire in modo significativo, si rischierebbe di non avere i fondi necessari per proporlo. È quindi importante – secondo il Servizio d’informazione per il trasporto pubblico – evitare delle riduzioni generalizzate ad annaffiatoio. Per rendere il trasporto pubblico attrattivo per gli utenti particolarmente sensibili al prezzo, è più sensato, secondo gli operatori del settore, adottare delle misure mirate. Non è ancora chiaro quale sarà l’entità dei costi aggiuntivi per la città di Zurigo derivanti dall’approvazione dell’iniziativa popolare del PS per un abbonamento a 365 franchi, invece di 800, anche perché bisognerà valutare se vi sarà un aumento delle vendite degli abbonamenti che in parte coprirebbe le minori entrate. Anche i dettagli dell’attuazione sono ancora da definire, poiché l’iniziativa non è stata formulata in modo approfondito. Oltre a Ginevra e Zurigo, ci sono altre città svizzere che stanno valutando delle agevolazioni finanziarie nel trasporto pubblico: Lucerna, Basilea (per i dipendenti pubblici) e Berna (per i giovani). Anche il Ticino ha già fatto proposte di questo tipo. Basti pensare che il 3 settembre l’Associazione traffico e ambiente (ATA) ha consegnato alla Cancelleria dello Stato una petizione con oltre 5’600 firme per ridurre le attuali tariffe della Comunità Arcobaleno (CTA) per i giovani fino a 24 anni. I trasporti pubblici, fra abbonamenti più economici per tutti oppure agevolazioni per determinate categorie di persone?
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