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Controcorrente

Insulti e cori razzisti negli stadi: quali provvedimenti adottereste? Sanzioni più severe? Sconfitta a tavolino per le società?

Di Antonio Bolzani

  • 24.01.2024
  • 40 min
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Ritorniamo su quanto è capitato sabato scorso a Udine durante la partita di calcio di serie A fra l’Udinese e il Milan: al 26esimo del primo tempo il portiere del Milan Mike Maignan segnala all’arbitro Maresca degli insulti e dei cori razzisti dagli spalti. Al 32esimo il numero uno rossonero lascia la porta perché gli insulti continuano e l’arbitro sospende la partita per cinque minuti.
La giusta indignazione in particolare del mondo del calcio e in generale del mondo dello sport, le dure reazioni delle autorità politiche così come la severa condanna da parte dell’opinione pubblica per quello che è capitato hanno riacceso il dibattito su quello che occorre fare: servono punizioni e sanzioni più severe? Tolleranza zero verso le società o soltanto verso i singoli
responsabili? Chiusura degli stadi e delle curve? Il razzismo oggi è un problema culturale? Più prevenzione ed educazione da parte delle scuole e dei media? Da ieri sappiamo che il provvedimento preso dal giudice sportivo è stato di una giornata a porte chiuse per lo stadio di Udine. Fra le motivazioni della decisione si dice che è stato preso in considerazione l’impegno del club a collaborare con le forze di polizia. Ha preso immediatamente posizione anche il presidente della FIFA Gianni Infantino? “Gli eventi di sabato a Udine e Sheffield sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c’è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società. I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto. È necessario che tutte le parti interessate agiscano, a partire dall’istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società. Oltre alla procedura a tre fasi (sospensione della partita, seconda interruzione della partita, partita annullata), va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista - provocando così l’annullamento della partita -, così come vanno attuati divieti di accesso agli stadi di tutto il mondo e portate avanti accuse penali nei confronti di chi compie atti razzisti. La FIFA e il mondo del calcio mostrano piena solidarietà alle vittime di razzismo e di ogni altra forma di discriminazione. Una volta per tutte: no al razzismo! No ad ogni forma di discriminazione!”. Andrebbe quindi comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si sono resi protagonisti di atti di natura razzista? Ne parliamo oggi con le vostre voci, in diretta telefonica, allo 0848 03 08 08; oppure scriveteci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
 
È ospite:
Raffaele Poli, direttore dell’Osservatorio del calcio presso il CIES (Centro Internazionale di studi dello sport di Neuchâtel)

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