La spesa in Italia dei ticinesi: è soltanto una questione di prezzi e di convenienza oppure vi sono altri motivi per gli acquisti oltre frontiera?
Di Antonio Bolzani
La spesa oltre frontiera continua a piacere ai ticinesi: lo attesta un sondaggio condotto da Comparis, secondo cui il 54 per cento dei partecipanti dichiara di fare acquisti in Italia. Un dato molto superiore a quelli registrati in Romandia (23%) e nella Svizzera tedesca (22%). I dati sono emersi nell’ambito di un sondaggio sull’inflazione che, stando a un comunicato diramato ieri, si rivela essere il problema numero uno per gli svizzeri, superando il cambiamento climatico. Il 72% degli intervistati dichiara anche che l’aumento generale dei prezzi ha un impatto forte o molto forte sul proprio budget familiare; per risparmiare in molti si dichiarano quindi propensi a rinunciare a spese inutili o acquisti spontanei, nonché ad approfittare di sconti e ribassi ogni volta che è possibile. Secondo Comparis chi vive vicino al confine si reca più spesso all’estero per risparmiare rispetto a chi abita nei cantoni centrali e questo anche se finora il rincaro nei paesi limitrofi è stato nettamente più elevato che in Svizzera. La spesa in Italia dei ticinesi rimane quindi per molti una piacevole abitudine: è soltanto una questione di prezzi e di convenienza oppure vi sono altri motivi per gli acquisti oltre frontiera? Ad esempio una sorta di tradizione familiare di recarsi, per puro piacere, oltre frontiera per una gita oppure la maggiore scelta e varietà di negozi, di supermercati, di centri commerciali, di articoli e di prodotti? Dite la vostra, telefonandoci allo 0848 03 08 08 o scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13.
È ospite:
Rupen Nacaroglu, presidente della Società dei commercianti di Lugano