Nella puntata odierna diamo spazio, con i consigli di due esperti, alle difficoltà con le quali i giovani talvolta si confrontano nella scelta di una professione e nel conseguente approdo in un mercato del lavoro che spesso non può accontentare quelle che sono le speranze, i sogni e le aspirazioni dei ragazzi e delle ragazze ma anche delle famiglie, preoccupate che i loro figli -vi sono troppe pressioni su di loro?- possano trovare quello che una volta era il classico “posto fisso” vicino a casa. Fra invecchiamento demografico, calo della natalità, disoccupazione giovanile e fuga dei cervelli, gli scenari in Ticino sono piuttosto nebulosi e sconfortanti: da parte dei giovani non si vuole soltanto cercare qualcosa ma anche diventare qualcuno. Un percorso che però spesso diventa molto complicato, quasi proibitivo, con la conseguenza che per alcuni giovani la fuga può diventare anche psichica, simbolica e identitaria perché non si sentono più a loro agio in Ticino, non si riconoscono nel posto in cui vivono; non credono, insomma, che ci sia spazio per il loro tipo di sensibilità, di intelligenza e di voce e quindi il loro senso di appartenenza vacilla o crolla. È una forma di esilio interiore, un vissuto che può sfociare in apatia, ritiro, isolamento, uso di sostanze, disperazione silenziosa e altre patologie e problemi emotivi derivanti dalle difficoltà a scorgere un possibile futuro nella terra natia. Il nostro sguardo è allora sia di natura psicologica sia di natura scolastica-professionale con l’aiuto di un orientatore: ai giovani e alle loro famiglie, che genere di indicazioni, rassicurazioni e suggerimenti vanno dati sul loro futuro formativo-scolastico e professionale? Chi inizia a pensare ad un posto di lavoro in Ticino deve essere consapevole di cosa in particolare per evitare profonde e cocenti delusioni? La figura dell’orientatore come è vista da coloro che sono alla ricerca di una professione? Gli stessi orientatori quali strumenti hanno per raccontare e spiegare una realtà che spesso non si sposa con le aspirazioni e i sogni di chi vorrebbe un cammino più sicuro? Da parte dei giovani e delle loro famiglie si vorrebbero soltanto certezze o si è anche disposti ad affrontare eventuali intoppi, ostacoli, inconvenienti, incertezze e insuccessi? Ne parliamo nella consulenza odierna.
Sono ospiti:
Mara Foppoli, psicologa e psicoterapeuta Gestalt.
Massimo Genasci-Borgna, responsabile dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale.
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