Underrcontrol - Outdoor painting in a pedestrian underpass in Monte Carasso (CH), 2012
Millevoci

Arte urbana: fenomeno culturale tra colori e hip hop

Di Natascia Bandecchi

  • 14.09.2023
  • 42 min
  • Natascia Bandecchi
  • ©nevercrew.com
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c’è chi dipinge un muro per raccontare una storia, come atto di denuncia o semplicemente per abbellire un pezzo di città. La street art affonda le sue radici a New York tra gli anni ’50 e ‘60. A quei tempi era un’espressione artistica proibita che con il tempo è diventata una forma d’arte istituzionale, grazie ad artisti di fama mondiale come Diego Rivera, Herald Naegeli, Keith Haring e Banksy. Da New York ad oggi le sottoculture dell’arte urbana, tra bombolette spray colorate, graffiti, murales ed altri gesti espressivi, si sono espansi facendosi sempre più strada e conquistando vari angoli di mondo. L’arte urbana si è trasformata in un vero fenomeno sociale e culturale diventando, per molti, uno stile di vita. Non solo arte visiva ma anche musica. L’hip hop – che festeggia 50 anni quest’anno - e i graffiti hanno un’origine comune sviluppandosi insieme tra le mura dei grandi sobborghi statunitensi subendo l’uno l’influenza dell’altra. In questi giorni a Chiasso le mura di alcuni quartieri si sono trasformate in opere d’arte a cielo aperto grazie alla prima edizione di “Urban Art Chiasso”, iniziativa a più tappe dedicata all’arte urbana e alla pittura murale. La street art può essere un modo per avvicinarsi all’arte? Le città possono diventare spazi di espressione? Come dialogano il mondo della musica e il mondo della street art?

Ne parliamo con:
Ele A, artista e rapper
Sir Taki, artista visuale
Nicoletta Ossana Cavadini, Direttrice m.a.x. museo e Spazio Officina di Chiasso e co-curatrice di Urban Art Chiasso

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