La borsa vola, l’economia pure: va tutto bene?
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La borsa vola, l’economia pure: va tutto bene? (1./3)
Millevoci 30.11.2021, 10:15
La borsa vola, l’economia pure: va tutto bene? (2./3)
Millevoci 30.11.2021, 11:05
La borsa vola, l’economia pure: va tutto bene? (3./3)
Millevoci 30.11.2021, 11:05
Il ventesimo volume della collana “Le voci" del Centro di dialettologia e di etnografia (CDE) è dedicato alla ferrovia, un’azienda che ha inciso moltissimo sul tessuto socioeconomico della Svizzera italiana e che ne ha influenzato la lingua, i modi dire e i toponimi.
Ne parliamo con Andrea a Marca, autore del volume e collaboratore scientifico del CDE.
Paolo Riva ci porta alle Barbados, stato insulare dei Caraibi che sta per diventare ufficialmente una repubblica: dopo quattro secoli abbandona infatti il Commonwealth, l’organizzazione di nazioni che hanno fatto parte dell’impero britannico. Oggi si insedia la neopresidente Sandra Mason che sostituirà la regina Elisabetta nel ruolo di capo di Stato. Un passaggio di consegne carico di simboli e di sentimenti contrastanti.
Chiara Reid, giornalista e corrispondente dall’India della RSI ci parla di formaggi indiani, un mercato tutto nuovo per un paese che è un grande produttore di latte, ma non di formaggio. I gusti dei consumatori stanno però cambiando e stanno scoprendo i sapori dei tipici formaggi svizzeri e francesi. Gli agricoltori e gli allevatori si adattano a questa nuova richiesta, cercando di imitare le ricette dei formaggi tradizionali europei.
Enrica Alberti si concentra sulla chiusura del mese di prevenzione del tumore alla prostata con lo psico oncologo Nicola Grignoli e con due testimonianze: quella René Rosenfeld, psicologo e vicepresidente dell'associazione PROCASI, associazione che riunisce i malati di tumore alla prostata, e quella di Carlo Petraglio, paziente guarito da questo tumore fra i più diffusi nella popolazione maschile.
Nicola Colotti nel dibattito si concentra sul tema di Economia e pandemia, meglio del previsto: l’economia mondiale sembra aver reagito alla pandemia meglio di quanto gli scenari negativo ipotizzati all’inizio, soprattutto a causa dei lock down, non facessero presagire. Se i settori più direttamente coinvolti dalle misure restrittive hanno potuto attutire i pesanti contraccolpi grazie agli incentivi pubblici, il ritorno a una certa normalità è stato in seguito accompagnato da una buona congiuntura (pensiamo ad esempio al turismo, in Ticino in particolare). Anche i mercati finanziari, indicatori della fiducia degli investitori, segnano dati molto positivi che contraddicono le previsioni pessimistiche. In un contesto però di incertezza legato alla fornitura di materie prime e alla logistica. Il paradosso è che a complicare la situazione degli approvvigionamenti ci sarebbe un eccesso di domanda non facile da smaltire. Cosa dire poi dell’economia svizzera, confrontata con un export che rischia di risentire dell’apprezzamento del franco e al contempo vede il settore orologiero che, dopo un 2020 di difficoltà, è tornato a livelli prepandemia? A fare previsioni in economia c’è sempre il rischio di sbagliarle ma vedere il bicchiere soltanto mezzo vuoto rischia di minare la fiducia degli investitori e soprattutto degli imprenditori che cercano di mantenere il sangue freddo nonostante le incognite causate da una situazione a livello mondiale senza precedenti.
Con Lino Terlizzi, giornalista economico, editorialista del Corriere del Ticino, collabora con il Sole-24Ore; Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio, industria, artigianato del Canton Ticino; Stefano Modenini, direttore di AITI (Associazione delle Industrie ticinesi)
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