Patologa, esperta di malattie neurodegenerative, psichiatriche e dell’Alzheimer, la dottoressa Antonella Santuccione Chadha ricerca e studia le differenze determinate dal sesso e dal genere nel cervello umano.
E’ CEO e co-fondatrice del Women’s Brain Project, un’associazione nata in Svizzera composta da scienziati che, pro bono, getta luce e speranze sulla cura di malattie cerebrali attraverso studi di medicina di precisione. In qualità di medico, ha decenni di esperienza nella ricerca preclinica, nel trattamento dei pazienti, nello sviluppo clinico, negli affari medici e nella creazione del quadro normativo internazionale per il morbo di Alzheimer. Tra le organizzazioni con cui collabora o ha collaborato, vi sono Swissmedic, la Bill and Melinda Gates Foundation, diverse università europee, la Direzione generale Sanità a Sicurezza alimentare della Commissione Europea, e l’OMS. È vicepresidente di Euresearch e funge da consulente scientifico per diverse start-up e istituzioni scientifiche. Nel 2019 la rivista svizzera Woman in Business l’ha nominata Donna dell’anno e nel 2020 ha ricevuto il World Sustainability Award oltre a Woman in Innovation Switzerland. Con lei parliamo delle ultime frontiere della medicina di precisione, dei traguardi raggiunti, della prima ambasciatrice dell’Aducanumab che ha iniziato ad assumerlo di recente, del suo libro “Una bambina senza testa” (Edizioni Nuovo Mondo, 2021) che sta per diventare una serie tv e degli studi che dimostrano che il cervello delle donne è più empatico, ma che è più soggetto a certe malattie che perciò vanno prevenute e curate diversamente. Ma anche dell’Abruzzo dove è nata e del suo legame con l’India.
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