Quante volte giocando con gli amici al campetto oppure nelle squadre regionali avete fatto finta di essere un professionista e di giocare davanti a migliaia di persone? Ecco, questo sogno per Marko Rajkovacic è diventato realtà praticamente da un giorno all’altro. Perché il locarnese in un’estate è passato dal calcare i campi di Prima Lega con il Collina d’Oro a quelli di Zweite Bundesliga con l’Eintracht Braunschweig: “Fino alla prima partita col Magdeburgo era un po’ tutto strano - ci ha confidato al telefono - Avevo fatto la preparazione con la prima squadra andando anche in ritiro, poi quando siamo tornati avevo sentito voci di un possibile contratto. Ma ho realizzato che fosse tutto vero solo 5’ prima di entrare in campo. È stata una montagna russa di emozioni”.
Gli stadi qui sono molto rumorosi, tra i tifosi che ti supportano e quelli che... beh, fanno altro
Ma come è stato possibile un tale salto? “In realtà è partito tutto grazie al mio procuratore, che mi ha permesso di avere quest’opportunità - ha continuato l’estremo difensore ticinese - Mi sono allenato in prova per una settimana con la seconda squadra, inizialmente era impensabile poter credere a qualcosa di più. La mia idea era, se fosse andata bene, di fare un’esperienza in Germania, migliorare il tedesco e poi vedere cosa sarebbe successo l’anno dopo. Però poi sono stato chiamato in prima squadra, sono andato in ritiro, allora lì ho iniziato a pensare che fosse possibile”. Raggiunto questo livello, quali sono ora le aspettative? “La mia posizione all’interno del team è chiara. Io giocherò con la seconda squadra ma mi allenerò con la prima durante la settimana. E va benissimo così”. Le prestazioni del 25enne hanno però catturato l’occhio di mister Backhaus, che l’ha portato in panchina come portiere di riserva nelle prime due partite (vinte) del nuovo campionato.
Obiettivi per il futuro? Restare a questi livelli... e migliorare col tedesco
In ogni caso questo è stato un cambiamento radicale per Rajkovacic, che gli ha fatto lasciare il lavoro presso un’azienda di trasporti per persone disabili o anziane nel suo Paese natale per vivere un sogno rincorso tutta una vita: “Chi mi conosce bene sa che nella mia testa quest’idea non è mai andata via, questa però l’ho vista un po’ come una delle ultime occasioni per riuscirci. A livello personale non è cambiato troppo, nonostante la distanza sento comunque l’affetto e il supporto dei miei cari in Ticino. Semplicemente oggi il mio lavoro è giocare a pallone. Ed è la cosa più bella che possa avere”.
L’intervista completa a Marko Rajkovacic (12.08.2025)
RSI Sport 12.08.2025, 12:16
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L’intervista a Marko Rajkovacic (Rete Uno Sport 13.08.2025, 18h30)
RSI New Articles 13.08.2025, 19:06
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