Archiviata la delusione per il mancato Scudetto, andato sulla maglia del Napoli, l’Inter è entrata nella settimana più importante della stagione, organizzando un incontro con i media ad Appiano Gentile. Si sono viste facce ancora tutto sommato distese a sei giorni dalla finale di Monaco e si è percepita quasi palpabile la consapevolezza di essere una squadra forte e attrezzata per poter dire la propria al cospetto del PSG.
Tra i grandi protagonisti attesi c’è anche Yann Sommer che, dopo le prodezze in semifinale contro il Barcellona, vivrà anche un duello a distanza con Gigio Donnarumma, pure lui pedina fondamentale nel percorso dei parigini. “È vero che ho fatto delle parate importanti - ha ammesso l’ex numero uno della Nazionale rossocrociata - Però sono molto contento di come ci siamo comportati come squadra”.
È impossibile scegliere tra la parata su Mbappè negli ottavi degli Europei o quella su Yamal
Il portierone si è poi soffermato sul suo ruolo all’interno dello spogliatoio nerazzurro che, alla seconda stagione, lo vede come uno dei leader della squadra: “All’inizio era un po’ difficile per via della lingua. Ora va meglio, ho 36 anni e mi preoccupo di tenere unito il gruppo degli anziani insieme agli altri come Barella e Lautaro. Credo sia una cosa importante”.
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