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Sommer tiene in piedi l’Inter, Frattesi stende il Barcellona

Altra pazzesca sfida, i nerazzurri in finale passando dai supplementari

  • 2 ore fa
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inter barcellona

L'incontenibile gioia del match winner Frattesi

  • Reuters

4 - 3 ds

Inter

Barcellona

  • 21'

    Lautaro Martinez

  • 45'

    Calhanoglu(P)

  • 90'+3

    Acerbi

  • 99'

    Frattesi

  • 54'

    Garcia

  • 60'

    Olmo

  • 87'

    Raphinha

Simone Inzaghi e Hansi Flick alla vigilia del ritorno della semifinale di Champions League avevano assicurato di avere studiato gli errori dell’andata (finita 3-3) per evitare di lasciare troppe possibilità agli avversari a Milano. A conti fatti però nessuno dei due è riuscito a impostare la partita perfetta, per la gioia degli appassionati che hanno vissuto un’altra serata dalle forti emozioni. Alla fine a passare il turno è stata l’Inter, che ha battuto per 4-3 ai supplementari il Barcellona in un San Siro ribollente per l’estasi del popolo nerazzurro, felice di ritrovare la finale due anni dopo, per provare a riscattare la sconfitta contro il Manchester City (1-0 a Istanbul) e conquistare la quarta coppa dalle grandi orecchie. L’ultimo trionfo della Beneamata risale al 2010, quando ebbe la meglio sul Bayern Monaco per 2-0 a Madrid, dopo aver eliminato al penultimo atto proprio i Blaugrana.

Le due squadre si sono prese un tempo a testa. I milanesi, che hanno potuto contare su Lautaro Martinez dal primo minuto (recupero insperato dall’infortunio di una settimana fa), come all’andata sono stati costretti per lunghi tratti sulla difensiva, ma nei primi 45’ sono riusciti, in particolare con Federico Dimarco, ad arginare Lamine Yamal. E davanti invece gli italiani, come in Spagna, sono stati pungenti con le rapide ripartenze e hanno approfittato dello sbilanciamento in avanti degli ospiti, colpendo anche questa volta due volte prima della pausa, una volta con il ritrovato capitano dopo un recupero del difensore numero 32 e combinazione con Thuram, e una seconda con Calhanoglu su rigore per un fallo sull’argentino.

Tutto finito? Assolutamente no. Il Barcellona negli spogliatoi ha trovato la scossa giusta: dopo che nei primi 45’ i tentativi tutto sommato poco pericolosi erano arrivati soprattutto con tiri dalla media distanza, gli ospiti a inizio ripresa hanno trovato qualche spazio in più per manovrare, e da un cross di Gerard Martin è arrivato il gol di Eric Garcia. Il difensore poco dopo si è divorato un’occasione colossale, permettendo a Sommer di illustrarsi in una parata straordinaria. Ciò che non ha evitato all’Inter, barcollante, di subire poco dopo il pareggio su incornata di Olmo. Il portiere svizzero ha poi impedito ai suoi di subire il sorpasso volando a togliere dall’angolino alla sua destra un sinistro a giro di Yamal. Il tutto per lanciare un finale di tempi regolamentari ancora più pazzesco, con il gol di Raphinha, il palo del 17enne fenomeno e la rete della disperazione di Acerbi, salito a fare la punta. Nei supplementari lo spettacolo, nonostante la stanchezza dei protagonisti, non è mancato, e a fare la differenza è stato Frattesi, poi indemoniato a festeggiare. E questa volta i catalani non sono più riusciti a prolungare la sfida, né con Lewandowski, entrato a partita in corso e il cui colpo di testa è finito alto, né con Yamal, disinnescato da due paratone (la prima straordinaria) del numero 1 elvetico, che ha lanciato la festa nerazzurra.

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