E se il sostituto di Remo Freuler fosse Johan Manzambi?

Non sarà precoce come Lamine Yamal, ma Johan Manzambi è l’immagine del nuovo che avanza e vuole prendersi la scena. “Il giovane della squadra”, come lui stesso si è definito. Giovane, sì, ma con le idee chiare e il dribbling sempre pronto. Sa saltare l’uomo, una qualità sempre più rara nel calcio moderno. È stata la chiave, il grimaldello, a partita in corso: quando gli avversari iniziavano ad annaspare, Murat Yakin si è rivolto al 20enne: “Entra, fatti dare la palla, resta nel vivo del gioco”. E lui l’ha fatto, come contro la Svezia. Corsa, dribbling, gol. “Segnare la prima rete ufficiale con la maglia della Svizzera è stato un qualcosa di unico. Una gioia, una soddisfazione immensa”, ci ha raccontato Manzambi.

Contro gli svedesi si gioca a casa sua, a Ginevra. Un posto speciale. “Lo è per me, ma pure per la mia famiglia. Sarà bellissimo averla sugli spalti, insieme a tutti i miei amici”, ha dichiarato il centrocampista. Da bambino guardava con ammirazione Cristiano Ronaldo e il Real Madrid. Al portoghese ruberebbe la capacità realizzativa, perché il gol “è una sensazione bellissima”. L’ha provata con la Svizzera e pure con il suo Friburgo, in Europa League.

Se in Nazionale il suo compito è quello di scardinare le difese avversarie a gara in corso, nel club tedesco gioca più arretrato, da numero sei. E allora la domanda è scontata, vista l’assenza di Freuler e il recente infortunio di Sierro, potremo vederlo lì? “Non ho ancora parlato con l’allenatore, ma io sono pronto. Ogni calciatore vuole giocare, la posizione in campo non conta. E poi è vero, nel Friburgo gioco lì”. Staremo a vedere. È probabile che Yakin si affidi a una certezza come Aebischer, ma intanto la candidatura c’è. Come il sorriso, quello non manca mai sul volto di Johan. Il giovane del gruppo, sfacciato in campo e con tanta voglia di lasciare il segno. Il Mondiale in fondo, è lì, a portata di dribbling.