Svizzera, è un tre su tre che profuma dolcemente d’America

Se è vero che l’essenziale era tornare da Stoccolma con almeno un punto in tasca, la Svizzera si è spinta persino oltre. Guardatela lì, l’America: non è mai stata così vicina. Sì, dopo il terzo successo in altrettanti impegni, il sesto Mondiale consecutivo sembra ormai a un tiro di schioppo. Superando per 2-0 la Svezia in quella che rappresentava verosimilmente la trasferta più insidiosa in calendario, Xhaka e soci hanno messo una serissima ipoteca sul primo posto del Gruppo B, anche in virtù dello 0-0 maturato tra Kosovo e Slovenia. Al giro di boa, il vantaggio sui primi inseguitori ammonta ora a 5 punti, un margine più che rassicurante per affrontare con serenità la seconda metà della campagna. Lunedì sarà già il giorno buono per chiudere qualsivoglia discorso?

Affidatosi agli stessi interpreti che tanto avevano convinto un mese fa, mister Yakin è stato ripagato nella volontà di replicare gli approcci aggressivi proposti in occasione di tutte le ultime uscite. Fino al 15’, infatti, gli uomini di Tomasson ci hanno capito davvero poco, rischiando di mettere subito in salita una serata che era già quella dell’ultima spiaggia: prima sfortunato (palo su corner), poi impreciso, Embolo ha però fallito l’istantaneo appuntamento con il settimo gol consecutivo in rossocrociato. È solo lì, una volta scongiurato il peggio, che i locali hanno iniziato a mostrare qualche cenno di vita e vitalità, approfittando del successivo calo avversario per costruirsi due occasioni nitidissime: bene per noi che in entrambi i casi - il palo di Isak e l’eclatante quanto incomprensibile errore di Bergvall a porta sguarnita - la Dea Bendata fosse dalla nostra parte.

Il momento di pressione gialloblù si è tuttavia esaurito presto, senz’altro troppo presto per una squadra con l’acqua alla gola. Tanto che nemmeno il rigore trasformato brillantemente da Xhaka (per fallo sul subentrato Sow) ha ridestato dal torpore un impianto piombato in stato narcolettico, parallelamente ai propri beniamini. E poco importa se lo spettacolo offerto dalle due contendenti non sia stato all’altezza di quello che aveva animato il primo tempo; prendiamoci questi tre punti - blindati dal sigillo di Manzambi - e spostiamoci a Lubiana per completare l’opera, osservando con estrema soddisfazione una classifica in cui alla voce “gol subiti” continua a resistere quel magnifico zero. È tutto veramente dolce - esatto, proprio come una fragola - alla Strawberry Arena.

Legato a LA2 Sport Live 10.10.2025, 20h00