Da una parte la squadra sul ghiaccio agli ordini di René Matte e Eric Landry, dall’altra la conferenza stampa d’addio di Luca Cereda e Paolo Duca. Ad Ambrì, in una mattinata abbastanza surreale, è finita un’era. Ed è finita nel peggiore modo possibile anche per bocca dello stesso presidente Lombardi che, oltre a rimettere il suo mandato, si è assunto le responsabilità delle proprie azioni. “Sono arrabbiato con me stesso, perché sono stato ingenuo e non ho saputo gestire la situazione - ha detto il numero uno del club - L’indissolubile legame tra Duca e Cereda è stato un punto di forza per otto anni e oltre, dunque, nel rispetto di tutti, andava affrontato tutto in modo diverso. Ho porto le mie scuse ai due per i modi, ma non è servito e ne capisco le motivazioni”.
Voglio che sia chiaro che non ce ne andiamo, ma che siamo stati esautorati. Ci sono stati colloqui di nascosto con potenziali allenatori ma soprattutto con attuali giocatori, quando domenica scorsa eravamo disposti a rimettere il nostro mandato
Paolo Duca
Dopo il presidente, a parlare è stato Paolo Duca, visibilmente toccato dall’accaduto: “Sono estremamente deluso per come sono andate le cose, perché abbiamo preso una pugnalata alle spalle dopo aver lottato fianco a fianco innumerevoli battaglie. Pur riconoscendo di avere un carattere impulsivo, talvolta invadente, penso di essere sempre stato intellettualmente onesto. Quello che è mancato è il confronto diretto e sincero come accaduto varie volte in passato. Detto questo, l’Ambrì esiste da una vita: c’era prima e ci sarà anche dopo di noi. Sono fiero del percorso fatto con grandissima dedizione e grandissimo impegno. Ringrazio chi mi ha permesso di vivere questa esperienza e auguro all’Ambrì di invertire la tendenza perché è l’unica cosa che conta”.
Non ho rimproveri da farmi, se non quello di non poter aiutare la squadra in panchina da venerdì
Luca Cereda
Luca Cereda, dal canto suo, è proprio partito dai ringraziamenti nei confronti dei tifosi, analizzando poi le prestazioni e il periodo di crisi: “È innegabile che la squadra stia vivendo un periodo difficile, ma non ho mai percepito che fosse un momento più complicato di altri. Domenica scorsa, come ha detto Paolo, ci siamo trovati cercando di trovare nuovi input. Ho confermato che sarei stato disposto ad accettare un cambiamento, se fosse stato necessario, ma ci siamo accordati per un nuovo punto della situazione la settimana seguente. Di fatto non è stata mantenuta la parola e questo ci ha fatto male, malissimo. È una situazione irreparabile, ma sono estremamente contento del percorso fatto, perché mai avrei immaginato di vivere otto stagioni qui e di cominciare la nona. Di cosa vado fiero? In primis di aver mantenuto lo stesso staff per tutto questo tempo, e poi dei risultati raggiunti, come la qualificazione alla Champions League e la vittoria della Spengler. E l’orgoglio di aver vissuto l’ultima stagione alla Valascia e la prima alla Gottardo Arena”. Una pista che conoscerà un nuovo condottiero. In una mattinata surreale, fa quasi strano scriverlo.
Se si potesse rimettere il dentifricio nel tubetto lo rimetterei. Mi preoccupa questa stagione, così come lo spirito e la reazione della squadra.
Filippo Lombardi
Hockey, il servizio sulla conferenza stampa dell'Ambrì (Telegiornale 12h30, 08.10.2025)
RSI Sport 08.10.2025, 13:00
Hockey, conferenza stampa HCAP (08.10.2025)
RSI Sport 08.10.2025, 13:01
NL, l’intervista a Filippo Lombardi (08.10.2025)
RSI Sport 08.10.2025, 13:18
NL, l’intervista a Paolo Duca (08.10.2025)
RSI Sport 08.10.2025, 13:21
NL, l’intervista a Luca Cereda (08.10.2025)
RSI Sport 08.10.2025, 13:24

Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 08.10.2025, 12:50
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