Il Langnau infligge la prima sconfitta all’Ambrì targato Landry-Matte

Il detto recita “non c’è due senza tre”, ma per l’Ambrì stavolta non è stato così. I biancoblù, opposti alla Gottardo Arena al Langnau, avevano la ghiotta opportunità di conquistare la terza vittoria in tre partite dopo l’avvicendamento in panchina tra Cereda e la coppia Eric Landry-Matte, ma i bernesi si sono confermati la bestia nera dell’HCAP imponendosi 4-2. E il successo, il sesto consecutivo sui leventinesi, è meritato per i Tigers, bravi dapprima a resistere all’ottimo inizio di Bürgler e compagni e poi a sfruttare i loro errori difensivi. L’HCAP dal canto suo, oltre che per la sconfitta, può rammaricarsi anche per una zona play-in che si è ulteriormente allontanata e che dista ora sei punti.

Già assente nell’allenamento di ieri, Joly ha dovuto saltare anche la partita di stasera causa infortunio e il suo posto è stato preso da Petan, lasciato in tribuna negli ultimi tre incontri e schierato in linea con Formenton e Manix Landry. Ed è proprio questo terzetto che si è reso maggiormente protagonista in un inizio di primo tempo che i leventinesi hanno dominato, sprecando però diverse occasioni da rete. Come spesso capita, sono allora stati gli avversari a passare in vantaggio, con un gran tiro di Meier che ha battuto Philip Wüthrich al 16’57”. Un altro tiro da lontano, stavolta di Virtanen e deviato dal pattino di Salzgeber, ha permesso ai biancoblù di trovare il pareggio al 18’28”, ma lo stesso finlandese ha poi commesso un errore in superiorità numerica che ha spianato la via al 2-1 ospite, firmato in shorthand di Björninen a un secondo dalla prima sirena.

Nei restanti 75” in 5 contro 4 e negli altri 2’ di powerplay giunti subito dopo l’HCAP ha tremendamente faticato, mentre al Langnau sono bastati 23” con l’uomo in più per andare sul 3-1 al 24’47” grazie a Rohrbach. La settima rete stagionale di Zwerger, splendidamente servito da DiDomenico, ha riportato sotto l’Ambrì nel giro di 64”, ma la gioia dei leventinesi è stata di corta durata, visto che Guggenheim ha sfruttato un pessimo piazzamento difensivo dei padroni di casa per riportare i suoi a +2. A quel punto, eravamo al 29’53”, Landry ha chiamato il time-out, però l’unico effetto sortito dalla mossa è stato un palo pieno colpito da Zwerger. Nel terzo tempo i coach biancoblù hanno rimescolato le linee d’attacco per scuotere i loro giocatori, ma i bernesi, complice anche una traversa centrata da Heed, hanno gestito piuttosto agevolmente il risultato e sono andati a prendersi tre punti sicuramente pesanti nella corsa, che comunque è ancora molto lunga, ai play-in.

Legato a Sport e Musica del 17.10.2025