Il Lugano lotta alla pari con lo Zurigo ma esce sconfitto

Il Lugano ha dovuto inchinarsi per 5-3 alla Swiss Life Arena al cospetto dello Zurigo. I bianconeri hanno giocato alla pari con i redivivi duplici campioni in carica in una partita intensa e spumeggiante tra due squadre che hanno mostrato delle ottime giocate, ma nel finale non hanno retto l’accelerazione dei padroni di casa. I sottocenerini non sono dunque ripartiti con lo stesso slancio che ha caratterizzato il periodo tra le due pause nazionali, impreziosito da 6 vittorie in 9 uscite. I Lions dal canto loro hanno dato continuità alle due vittorie che avevano ridato loro aria dopo 6 sconfitte in 8 incontri, tornando a un solo punto dalla formazione di Mitell e dalla top 6.

Il coach svedese per la trasferta in riva alla Limmat ha solo apportato qualche ritocco ai suoi blocchi, con il ristabilito Bertaggia che ha spedito in tribuna Marco Zanetti, mentre a difendere la porta è tornato Schlegel. Pronti via, e i luganesi si sono portati in vantaggio, con Canonica che ha colpito dopo 40”. Una rete che ha svegliato il Leone che dormiva, visto che i padroni di casa hanno ulteriormente alzato il ritmo, ribaltando il punteggio con Andrighetto e Riedi. I due hanno sfruttato un errore in uscita di terzo e rispettivamente un cambio volante sbagliato degli ospiti. Dopo le tre reti dei nazionali lo Zurigo ha continuato a pigiare sull’acceleratore, ma il Lugano ha saputo resistere, in particolare alle invenzioni degli scatenati Malgin e Andrighetto non disdegnando di pungere di tanto in tanto.

Nel periodo centrale il ritmo è rimasto elevato, nonostante le maggiori interruzioni di gioco, e i bianconeri, dopo il time out chiamato da Mitell, hanno approfittato delle penalità per riequilibrare l’incontro non solo a livello di gioco ma anche nel punteggio grazie a Fazzini, al posto giusto per infilare Hrubec dopo la respinta sul tiro di Thürkauf. A lanciare gli ultimi 20’ ci ha pensato Alatalo con una conclusione deviata, ma il solito Andrighetto, rientrato dalla panchina dei penalizzati, si è involato a trafiggere di nuovo Schlegel. I Lions hanno poi stretto d’assedio la retroguardia luganese, che ha dovuto alzare bandiera bianca su un’azione velocissima degli zurighesi finalizzata da Fröden. Malgin a porta vuota ha poi chiuso i conti, per un Lugano che esce comunque con delle buone indicazioni e con l’onore delle armi dalla sfida con lo ZSC.

Legato a Sport e Musica 17.12.2025