L’Ambrì è sempre più un affare di famiglia per i tre Landry

Per il gioco prego ripassare più tardi. Il primo weekend dopo l’insediamento ufficiale di Eric Landry e René Matte ha permesso ai leventinesi di portarsi a casa la terza vittoria nelle ultime quattro partite, ma le prestazioni sono state poco rassicuranti, almeno dal profilo della qualità. Il Langnau alla Gottardo Arena si è imposto approfittando delle incertezze difensive dei padroni di casa (e dimostrando di essere una squadra quadrata). A Kloten da apprezzare il cinismo dei biancoblù e la capacità di resistere, ma di costruzione del gioco poco o niente. All’appello mancano ancora tante, troppe, individualità.

** Landry Family: l’Ambri sta diventando un affare di famiglia. Papà Eric, in compagnia del fido Matte, ha messo in cascina 9 punti su 12 (“avremmo firmato per un bottino così”, cit. René Matte). Il figlio maggiore Manix ha aperto le marcature a Kloten facendo fare brutta figura a un altro figlio d’arte (Ewan Huet) e il fratellino Lukas ha firmato il raddoppio in inferiorità numerica con grande freddezza.

* Dominic Zwerger: nella scorsa stagione dopo 16 partite il miglior marcatore dell’Ambrì era un certo Dominik Kubalik con 7 reti. Quest’anno l’austriaco ha fatto ancora meglio con 8 realizzazioni. Strepitoso stato di forma per il 29enne che non va in doppia cifra di gol dalla stagione 2019-2020.

- Dario Bürgler: la compostezza, la capacità di analisi e la disponibilità a presentarsi sempre ai microfoni sono certamente da rimarcare, ma il capitano – che a Kloten è scivolato in quarta linea giocando poco più di 7 minuti– fatica sempre più a incidere.

-- Chris DiDomenico: avremmo potuto estrarre a sorte tra Petan, Tierney e, appunto, DiDomenico. Tutti e tre ancora insufficienti. Tierney quasi 40 minuti di ghiaccio nel weekend nel più totale anonimato. Petan non è riuscito ad approfittare dell’infortunio di Joly per mettersi in mostra una volta reinserito in formazione. DiDomenico non si può salvare solo con l’assist a Zwerger contro il Langnau. Il canadese fa parte del ristretto gruppo di attaccanti stranieri - con almeno alle spalle 13 incontri - a non aver ancora segnato una rete (gli altri sono Bellemare dell’Ajoie, Aaltonen del Berna e Perlini del Lugano).