Maledetta pausa. Dieci giorni di pausa a cui il Lugano arriva in stato di grazia, forte di sei vittorie consecutive arrivate a suon di prestazioni esaltanti. Tanto che i bianconeri - al momento ottavi - possono persino cominciare a permettersi di guardare verso l’alto in classifica, con il secondo posto del Rapperswil più vicino rispetto al nono occupato dal Bienne. Sempre, però, lavorando duro e con l’umiltà predicata dal proprio tecnico, per continuare a stupire come fatto in questo ottobre quasi perfetto. Magari con un occhio di riguardo verso gli special team.
Tomas Mitell
Ci ha messo un po’ a far passare il suo credo, ma l’allenatore svedese è il grande artefice di questo filotto ottenuto dal Lugano. Ha iniziato lavorando su una difesa che l’anno scorso faceva acqua da tutte le parti e che ora è la migliore della National League, e l’attacco che a inizio stagione sparava a salve nell’ultimo mese ha messo a segno la bellezza di 41 reti in 11 partite. Solidità in retrovia e transizioni letali, un mantra che sta funzionando a meraviglia.
Le tre S
Ossia Sanford, Sekac e Schlegel: tre pilastri su cui si sta fondando il magic moment del Lugano. Il top scorer è una gioia per gli occhi degli amanti dell’hockey su ghiaccio, con la sua capacità di gestione del disco rende più facile la vita a tutti i suoi compagni. Dal canto suo il ceco ha dato nuova linfa offensiva alla squadra e - unito al fido Tanner - ha ravvivato anche un Perlini rinato dopo il suo rientro. Infine, il portiere sta dando sicurezza a tutto il reparto, fornendo prestazioni solide e salvando il risultato quando chiamato in causa (vedi derby).
Linus Omark
È partito a rilento, lo ha detto lui stesso e gli ha fatto eco anche Mitell. Ma ora che ha ripreso confidenza col ghiaccio lo svedese si sta dimostrando un’arma in più importante per i bianconeri. Sempre nel vivo del gioco, il 38enne è diventato il regista della squadra. Il suo contratto è scaduto, siamo sicuri che Steinmann stia facendo di tutto per tenerlo in riva al Ceresio ancora un po’.
Le situazioni speciali
Il powerplay si è finalmente sbloccato dopo otto partite a secco, ma resta il peggiore della Lega con un poco edificante 13,46% di realizzazione. Ma in questa settimana ha faticato pure il boxplay, bucato due volte e sceso al 77,19% di riuscita (sotto la media della NL). Finora il Lugano sta viaggiando a pieno regime anche senza l’aiuto degli special team, ma quando ci saranno momenti più complicati powerplay e boxplay potrebbero essere un’ancora di salvezza. Che la pausa possa allora portare consiglio a Mitell e al suo staff per migliorare anche questo tassello.

A tutto hockey
A tutto Hockey 01.11.2025, 22:55









