Una vittoria in trasferta a testa. È pari e patta nel computo dei derby in questa stagione, con il Lugano che, dopo il ko subito alla Cornèr Arena, è andato ad espugnare la Gottardo Arena battendo 5-2 l’Ambrì al termine di una partita intensa, veloce e gradevole, decisasi a pochi minuti dal 60’. Tra il 53’42” e il 54’05” infatti Sekac e Thürkauf hanno trovato due gol che hanno spezzato l’equilibrio che fin lì aveva regnato sul ghiaccio, consegnando la quinta vittoria consecutiva alla truppa di Mitell e ridando il sorriso in Leventina ai bianconeri dopo oltre due anni e mezzo d’astinenza. Dall’altra parte invece i biancoblù possono recriminare per un inizio di secondo periodo da incubo e per le solite disattenzioni difensive che, una volta di più, si sono rivelate fatali.
In pista con soli 5 stranieri, i leventinesi hanno iniziato meglio rispetto ai “cugini” la partita, bussando dalle parti di Schlegel con un’incursione di Isacco Dotti e trovando il vantaggio al 5’ con Pestoni, bravo a sgusciare via da una battaglia alle assi e fortunato nel trovare la deviazione del pattino di Dahlström, col disco che si è infilato imparabilmente sotto la traversa. E il Lugano? Tolto un tiro di Fazzini ben controllato da Senn, gli uomini di Mitell hanno faticato e parecchio contro il forecheck biancoblù, che ha tolto fiato e soluzioni ai bianconeri impedendo quelle transizioni che hanno fatto le fortune degli ospiti negli ultimi incontri. Ospiti che, oltretutto, hanno dovuto ringraziare il proprio portiere sul finire di tempo, miracoloso su Zwerger, De Luca e Manix Landry in successione nel mantenere il minimo scarto.
Evidentemente l’allenatore dei sottocenerini si è fatto sentire in spogliatoio, perché nei primi 5’ il Lugano si è ripresentato in pista con tutt’altro piglio, mettendo sotto enorme pressione la porta di Senn e trovando a stretto giro di posta dapprima il pareggio con Canonica e poi il sorpasso con Omark in contropiede. La partita sembrava così essere passata saldamente nelle mani dei bianconeri, che hanno però avuto il demerito di non trovare il colpo del ko, permettendo invece all’Ambrì di riprendersi dopo lo sbandamento iniziale e - anche grazie al powerplay - di rimettere tutto in parità al 40’ grazie alla sassata di Bürgler. Come ampiamente prevedibile il terzo periodo è vissuto sull’onda delle emozioni, con entrambe le squadre andate vicine al nuovo vantaggio. Vantaggio trovato infine dal Lugano, che ha approfittato di un brutto disco perso da Heed a centropista per segnare il 3-2 che ha di fatto tagliato le gambe ai biancoblù, colpiti 23” più tardi pure dal 4-2 di Thürkauf che ha chiuso l’incontro. Inutili infatti il time out del tandem Landry-Matte e l’ultimo assalto a porta vuota: ancora Sekac ha fissato il punteggio con Senn in panchina, facendo partire la festa degli ospiti.

A tutto hockey
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Legato a Sport e Musica del 28.10.2025






