di Nicola Rezzonico
Un fatto è indubbio: quello di domani non sarà un derby adatto ai deboli di cuore. Tra sogni e speranze, il 249o capitolo della storica stracantonale inciderà pesantemente sulla stagione di Ambrì e Lugano, qualunque sia il suo esito. Da una parte i leventinesi, dietro a tutti nella fila per il treno pre-playoff, ma ancora pienamente in corsa; dall'altra i cugini, appena davanti, e anch'essi costretti a scalare la classifica. Fantasticare è lecito, insomma, pur nella consapevolezza che un'eventuale sconfitta potrebbe risultare fatale. In casa biancoblù, dopo le fatiche di Davos, la squadra si è concessa un meritato giorno di stacco dal ghiaccio. L'occasione per raggiungere telefonicamente capitan Daniele Grassi, non certo nuovo a questo genere di sfide.
Daniele Grassi, domani disputerai il tuo 36o derby assoluto: è il più importante di tutti?
Per classifica sì, lo è sicuramente. Non ho mai vissuto un derby che avesse delle ripercussioni così rilevanti.
Da buon capitano, cosa dirai ai tuoi compagni per motivarli ancor di più?
Penso che non ci sarà bisogno di caricare ulteriormente l'ambiente. C'è tanto in gioco, vogliamo fare bene.
Va da sé che sarà fondamentale sfatare la maledizione Gottardo Arena: come ti spieghi i sei stop casalinghi consecutivi?
È difficile da dire, anche perché, proprio prima, ne avevamo vinte sei di fila. Forse in alcune partite - a risultato tirato - ci siamo aperti troppo, subendo conseguentemente qualche gol ingenuo. Credo che sia questa la spiegazione. Quel che è certo è che domani dovremo invertire la tendenza.
Se non altro, avendo scongiurato i playout giocherete senza paura. Un bel vantaggio, no?
Sì, ma se devo essere sincero, noi non abbiamo mai guardato indietro, neanche negli ultimi match. Sappiamo che rispetto alle nostre contendenti partiamo svantaggiati, ergo dobbiamo fare punti per recuperare. Lo stimolo che abbiamo è di andare il più in alto possibile, senza rilassarsi.
Per concludere, scendere in pista ogni due giorni è sconveniente o vi sta aiutando a mantenere il focus?
Ci sono sempre vantaggi e svantaggi. Quando arrivi a questo punto della stagione, tuttavia, è bello avere tanti incontri, concentrando meno energie sugli allenamenti. Ognuno è diverso, ma parlo per me: i periodi così intensi, così colmi di emozioni, sono quelli in assoluto più affascinanti. Ed è proprio in funzione di questi che ci si allena per tutto l'anno.
Legato a Rete Uno Sport 01.03.2023, 12h30