Otto sconfitte consecutive, sotto la gestione Cereda, non sono una novità assoluta. Un filotto identico si era già verificato tre anni fa, tra ottobre e novembre. Allora, il nono tentativo fu quello buono per interrompere la striscia “maledetta”, che iniziava ad avanzare minacciosa verso il record - fra i meno lusinghieri nella storia societaria - detenuto da Benoît Laporte (12). Il 18 novembre 2022, d’altronde, c’era uno stimolo in più per invertire marcia: omaggiare degnamente il coach di Sementina, nuovo recordman per presenze sulla panchina biancoblù. Ma un incentivo supplementare, dopo otto bocconi amari, non mancherà neanche stavolta, se è vero che il derby - come tutti amano ripetere - è sempre qualcosa di speciale. Basterà?
Una domanda che si accompagna ad un’altra, più profonda: è lecito parlare apertamente di crisi? Oppure tanto è da imputare a sfortuna e imprecisione? Proprio questo suggerirebbero gli “expected points”, per i quali il bottino leventinese andrebbe triplicato. “Mah, ognuno analizza la situazione a modo suo - ha commentato René Matte alla vigilia di una stracantonale, la 260a della storia, assolutamente da non sbagliare - i risultati dicono che siamo in crisi, ma non stiamo giocando così male: basti guardare l’ultimo weekend. Finora nessuno ci ha mai veramente surclassato, solo che abbiamo bisogno di qualcosa in più. Sì, da parte di tutti, poco importa se svizzeri, stranieri o U23. E se alcuni aspetti sono soddisfacenti, come la solidità difensiva, ora si tratta di correggere le nostre piccole debolezze. Non ci sono segreti, né frasi o gesti magici: li avremmo già comprati e adoperati. Al momento, l’unica strada percorribile è lavorare più duramente, per far sì che la sorte giri”.
Sarà strano mettere piede alla Cornèr Arena da avversario: proverò a dimostrare che sul mio conto si sono sbagliati
Michael Joly
Rispetto alle ultime occasioni, l’allenamento odierno ha offerto spunti più esaustivi. Lungo tutta la sessione, protrattasi per un’oretta abbondante, coach Cereda ha infatti lavorato con 26 uomini suddivisi in linee ben definite (out il solo Grassi). Qualcosa, sul ghiaccio della Cornèr Arena, andrà però giocoforza rivisto: chi sarà il sacrificato tra i cinque stranieri canadesi, quest’oggi schierati nei quattro blocchi titolari (Bürgler, De Luca, Müller ed Hedlund vestivano invece grigio)? Quasi impossibile pensare a Formenton (di nuovo al fianco di Heim e Zwerger), così come al grande ex Joly, scelto per completare un trio tutto québécois assieme ai fratelli Landry. Sarà allora sfida a tre, se non a due, poiché DiDomenico sembra partire un gradino sopra il tandem Petan-Tierney. A meno che lo staff tecnico non opti per un’alternativa coraggiosa, ai limiti del clamoroso: rinunciare a uno tra Virtanen e Heed. “La decisione finale non è ancora stata presa, ma potrebbe essere un’opzione - le parole di Matte a tal riguardo - spesso queste sono più speculazioni vostre, legate ai colori delle maglie”. Non sia mai che per accrescere il potenziale offensivo...
I terzetti d’attacco:
Formenton, Heim, Zwerger
L. Landry, M. Landry, Joly
DiDomenico, Kostner, Pestoni
Petan, Tierney, Muggli
(Bürgler, De Luca, Müller, Hedlund)
Le coppie di difesa:
Z. Dotti, Virtanen
Bachmann, Heed
Zgraggen, Wüthrich
Terraneo, Pezzullo
(I. Dotti, Häfliger)
I portieri:
Wüthrich
Senn
Infortunati:
Grassi

Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 29.09.2025, 12:50
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