Oltre ai risultati cominciano a mancare anche gli impulsi

Reduce dal punto ottenuto a Bienne, l’Ambrì contava di continuare a muovere la classifica nel corso della settimana che si è appena conclusa e invece, oltre allo zero nella casella punti guadagnati, i biancoblù sono andati indietro anche a livello delle prestazioni fornite sul ghiaccio. Dopo il severo 4-0 di venerdì contro lo Zugo, in un match nel quale per 40’ il pallino del gioco è stato in mani leventinesi, Cereda ha cambiato tutto il line-up senza sortire gli impulsi sperati. A mancare sono ancora i punti degli stranieri che, per una squadra di bassa classifica, spesso sono fondamentali per risolvere le partite.

* Bachmann e Lukas Landry: i due nuovi giovani sono la nota positiva dall’inizio del campionato ed anche in questa settimana si sono comportati bene. Il difensore, tutto ordine e pulizia, senza essere appariscente fa quasi tutto giusto. L’attaccante spicca per l’energia e la vivacità che mette a ogni cambio. Una freschezza che gli permette di procurarsi anche delle buone occasioni.

- Joly: tra gli stranieri è quello che crea sempre qualcosa in avanti, ma allo stesso tempo è tra quelli che spreca di più. È l’emblema della fiducia che l’intera squadra deve ritrovare al più presto. Ed è sanguinoso il disco perso che ha dato il la alla vittoria dello Zugo.

-- DiDomenico: lontano parente di quello arrivato undici mesi fa dal Friborgo, non riesce a dare gli impulsi giusti né a se stesso né alla squadra. E infatti entra per la prima volta, al pari di Joly, nelle rotazioni dello straniero da mettere in sovrannumero.

--- La guida tecnica: otto sconfitte consecutive, una squadra che non risponde agli impulsi e l’apporto degli stranieri deficitario. Lo staff guidato da Cereda non riesce a trovare le contromisure a questa emorragia e anche quando prova a cambiare qualcosa, come a Friborgo, ottiene più confusione che altro. Per ridare fiducia ai giocatori ci vogliono soprattutto i risultati, per ottenere i risultati occorre, oltre ad avere la fortuna dalla propria parte, fare mosse accurate e toccare i tasti giusti. Ed è responsabilità di chi guida la squadra.