di Luca Steens
Prima delle sfide con Langnau e Zugo, il Lugano si è messo alle spalle il periodo di massimo affollamento dell'infermeria, e da una settimana ormai lavora con un effettivo dove gli elementi chiamati da juniores e Ticino Rockets sono le eccezioni. Tra i giocatori recuperati e già in pista martedì a Rapperswil c'è Alessio Bertaggia, la cui assenza è stata di un paio di settimane. L'attaccante numero 10 è l'emblema della gioia di poter tornare in pista con i compagni: "È bello poter essere di nuovo insieme alla squadra, poter giocare di nuovo. Mi sento bene e non vedo l'ora di giocare la prossima partita".
Guardare i compagni giocare non è mai bello, ma la pillola è un po' più dolce se si vince
Con il 28enne bianconero abbiamo cercato di capire lo stato d'animo di chi è costretto ai box anche solo per alcuni giorni, a partire da quanto sia la voglia di accelerare i tempi per tornare a dare una mano alla squadra, soprattutto quando le assenze sono parecchie: "Tutto è sempre molto soggettivo. Dipende dal tipo di infortunio, come si sviluppa la riabilitazione. Ogni giocatore reagisce in modo diverso. In determinati infortuni bruciare i tempi non è la cosa migliore da fare, anzi è controproducente. Quindi bisogna fare attenzione".
Allenarsi da soli è bello il primo e il secondo giorno, poi avere qualcuno con cui condividere la strada fa piacere... nel limite che non è mai bello se qualcuno manca per la squadra
Una delle cose più interessanti in questi casi è che si può vedere la propria squadra in pista da un punto di vista più distaccato: "Con la mancanza di tanti giocatori, alcuni sono stati impiegati molto. Siamo in un periodo dove giochiamo regolarmente 3 partite a settimana, perciò sono contento che tanti elementi siano tornati in pista. Speriamo resti così il più a lungo possibile".
NL, l'intervista ad Alessio Bertaggia (21.10.2021)
RSI Hockey 21.10.2021, 16:24
Il servizio con Matteo Nodari (Rete Uno Sport 22.10.2021, 07h30)
RSI Hockey 22.10.2021, 12:04