Un Lugano affaticato si arrende allo Zugo

Non hanno tardato a manifestarsi le conseguenze del lungo stop imposto al Lugano. Impegnati in casa della miglior squadra per media punti-partita dell'intero campionato, ai bianconeri è infatti mancata soprattutto la condizione fisica necessaria per competere ad alti livelli. Nonostante un approccio all'incontro tutto sommato promettente, i ticinesi si sono infine dovuti arrendere per 5-2 allo Zugo capolista.

Presentatisi all’appuntamento della Bossard Arena con il debuttante Jari Näser, con Loic Vedova (esordio stagionale) e senza Philipp Kurashev (tornato negli USA), i bianconeri si sono resi protagonisti di un avvio di gara particolarmente combattivo. L'estenuante forechecking messo in campo dagli uomini di Serge Pelletier ha quindi permesso ai ticinesi di trovare il vantaggio grazie alla marcatura di Tim Heed, giunta in situazione di doppia superiorità numerica all'8'39". Scosso dallo svantaggio lo Zugo ha però immediatamente cambiato marcia, riuscendo a schiacciare gli ospiti nel loro settore difensivo con una facilità quasi irrisoria. Ecco che allora il gol del pareggio di Santeri Alatalo al 16'37" è parso come una naturale conseguenza degli eventi.

La bella rete di Gregory Hofmann al rientro dagli spogliatoi ha poi definitivamente tagliato le gambe ai sottocenerini. Complice il grande dispendio di energie nella prima frazione di gioco, il Lugano non è infatti più riuscito a contenere le numerose folate offensive dei padroni di casa, e il netto dominio degli svizzerocentrali ha così preso forma nelle reti di Carl Klingberg e Rafael Diaz. L'inserimento del talentuoso esordiente Davide Fadani al posto di un Niklas Schlegel non proprio irreprensibile ha avuto il merito di dare nuova linfa vitale ai bianconeri, ma la marcatura di Giovanni Morini al 44'24" ha solo dato l'illusione di poter riaprire un discorso definitivamente chiuso dal secondo gol dell'ex dell'incontro Hofmann.