HOCKEY - NATIONAL LEAGUE

ll Lugano ritrova finalmente la via del gol ma non la vittoria

Il sistema di Mitell dà i primi frutti, i tre punti però vanno al Losanna

  • Ieri, 22:04
  • Ieri, 23:33
Lugano-Losanna

Il caos attorno a Hughes

  • freshfocus

4 - 5

1-1

2-2

1-2

Lugano

Losanna

  • 14'

    Sgarbossa

  • 23'

    Fazzini(PP)

  • 34'

    A.Peltonen

  • 54'

    Sgarbossa(PP)

  • 18'

    Jäger

  • 36'

    Bougro

  • 37'

    Fuchs(PP)

  • 50'

    Caggiula

  • 56'

    Brannström

Di: Zeno Ruggiero, in redazione

Nonostante la sconfitta per 5-4 contro il Losanna, il Lugano può comunque vedere il bicchiere mezzo pieno. Prima di tutto i bianconeri sono tornati al gol dopo 149’17” di digiuno, in secondo luogo il sistema su cui sta insistendo Mitell ha finalmente dato i primi frutti in termini realizzativi. Certo, cinque reti subite sono tante, ma visto che i vodesi sono arrivati alla Cornèr Arena forti del miglior attacco (e powerplay) della National League, qualche sbavatura a una squadra ancora in ristrutturazione è ancora concessa, anche se la classifica (5 punti) non è propriamente positiva.

Il coach svedese ha confermato di voler “continuare nel percorso di crescita senza trovare scorciatoie”. Tradotto: si è visto lo stesso line-up degli ultimi impegni, con un Lugano però sotto pressione fin da subito. Nel periodo compreso tra le due situazioni di inferiorità numerica la retroguardia bianconera ha retto bene all’assedio della prima linea avversaria, con Schlegel sollecitato più volte che ha permesso ai suoi di sopravvivere e trovare il varco per passare in vantaggio in ripartenza. Perlini ha fatto a sportellate con Baragano e ha scaricato la sua conclusione su Hughes, infilato da Sgarbossa sulla ribattuta per un gol liberatorio sia a livello personale (primo punto in Svizzera) che collettivo. Manco il tempo di assaporare il vantaggio che Jäger ha fulminato in diagonale il portiere luganese e mandato tutti alla prima pausa sull’1-1. I sottocenerini hanno poi sfruttato il primo powerplay a proprio favore e con Fazzini hanno rimesso il muso davanti, trovando anche per la seconda volta in stagione il doppio vantaggio grazie ad Aleksi Peltonen.

Poco dopo il momentaneo 3-1 l’HCL si è sbilanciato un po’ troppo lasciando una prateria a Bougro, che non ha fallito a tu per tu con Schlegel, e ha subito il pareggio dall’ex Ambrì Jason Fuchs, anche se qualche dubbio sulla penalità inflitta a Tanner permane. Nell’ultima frazione i giochi si sono fatti nettamente più tesi e il Lugano è salito in cattedra cominciando a bersagliare più volte Hughes. Gli uomini di Ward hanno sopportato il momento più tosto del match reagendo alla grande e trovando le due reti che, a conti fatti, hanno permesso agli ospiti di intascarsi i tre punti: sul tabellino dei marcatori ci sono finiti prima Caggiula (4-3) e poi Brännström (5-4), in gol solamente dopo il secondo sigillo di partita di Sgarbossa. Complessivamente i bianconeri non hanno mai mollato, ma per ora anche questo atteggiamento non basta.

24:44

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