Due partite senza segnare reti. Era dal gennaio 2018 che non capitava al Lugano, allora battuto in trasferta prima dallo Zugo (2-0) e poi dal Langnau (4-0). Questa volta sono stati Davos (nei Grigioni) e Berna (alla Cornèr Arena, che non ha festeggiato al meglio i suoi 30 anni) a lasciare a bocca asciutta per due volte consecutive i bianconeri. Un evento che può capitare a tutte le squadre, ma quello che inizia a preoccupare i tifosi in riva al Ceresio è la fatica nel segnare: 8 reti in 7 partite sono davvero poche nell’hockey. Ovviamente da qui, come settimana scorsa, è partita l’intervista con Thomas Mitell alla vigilia del weekend che proporrà il lanciatissimo Losanna in casa e la sfida di Rapperswil (radiocronaca diretta su Rete Uno dalle 19h45): “Contro il Berna abbiamo avuto alti e bassi e possiamo dire di avere fatto un passo indietro. Ovviamente se non segni se ne parla nello spogliatoio. Una cosa è avere le occasioni, l’altra è trasformarle. Come allenatori possiamo aiutare i giocatori a generare più occasioni. L’altra parte è mettere il disco in rete. Ed è su questi due aspetti che stiamo lavorando”.
Non sono scioccato dal fatto che siamo buoni in difesa e non performanti in attacco
Thomas Mitell, allenatore HC Lugano
Il 44enne resta quindi convinto del processo iniziato e mantiene la calma e la rotta: “Preferisco che si veda una difesa solida a inizio stagione che punteggi tipo 7-4, 8-5 e poi 4-2. In quest’ultimo caso sarebbe tutto più confuso. Invece al momento tutti vedono che la difesa è solida. Adesso il prossimo passo è creare di più ma senza perdere l’equilibrio dietro. È così che fanno in ogni sport le squadre che stanno in alto in classifica”.
Non sono stupido, non voglio non segnare per sempre, ma cercare una scorciatoia nel nostro processo di crescita non ci aiuterà. Ci vuole tempo ed equilibrio
Thomas Mitell, allenatore HC Lugano
Per quanto concerne il breve allenamento sul ghiaccio di stamattina, durato una cinquantina di minuti, il coach svedese ha provato parecchio i due quintetti di powerplay, utilizzando ancora un difensore e quattro attaccanti come visto finora. Oltre ai blocchi di superiorità numerica, sono stati confermati anche quelli a 5 contro 5, con Omark sempre con Sanford e Fazzini. A giocarsi l’ultimo posto sul foglio partita (se verrà occupato) saranno ancora una volta Meile, Lee e Cormier. “Ci servono un po’ di velocità in più e un’esecuzione un po’ più curata. Nell’ultimo confronto in 5 contro 4 abbiamo avuto un paio di dischi che normalmente entrano e che avrebbero potuto ribaltare la situazione. Come per il resto del gioco, stiamo lavorando per trovare posizionamenti e combinazioni più efficaci e intelligenti. La mia sensazione al momento è che non è un problema di composizione delle linee: almeno per una partita le lasciamo ancora così. Si tratta di essere un po’ più forti sul disco e negli aspetti individuali del gioco”, ha concluso l’allenatore scandinavo.
Dobbiamo difendere bene per restare in partita, poi alla fine la produzione arriverà
Thoms Mitell, allenatore HC Lugano
I terzetti d’attacco:
Bertaggia, Thürkauf, Simion;
Fazzini, Sanford, Omark;
Perlini, Sgarbossa, Canonica;
A.Peltonen, Morini, Tanner;
Lee, Cormier.
Le coppie di difesa:
Mi.Müller, Carrick;
Dahlström, Aebischer;
Alatalo, J.Peltonen,
B.Zanetti, Meile.
Portieri:
Van Pottelberghe
Schlegel
Infortunati: Sekac, Kupari, Ma.Zanetti