"Un esempio da seguire per tutto il Ticino"
Figini, Gut-Behrami, Filippini e Pini ricordano Doris De Agostini
Se n'è andata un'icona, una leggenda, una "Dura". La scomparsa di Doris De Agostini, prima atleta del nostro cantone a farsi largo tra le grandi del Circo Bianco, ha scosso tutto il Ticino e non solo. La Domenica Sportiva ha allora dedicato una buona parte della trasmissione alla campionessa di Airolo, che in carriera ha vinto otto gare di Coppa del Mondo, conquistando la coppa di discesa nel 1983 e un bronzo nella disciplina regina ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen del 1978.
"Quando ho iniziato a gareggiare avevo solo 16 anni, ma quello che più mi ha colpito era il suo carattere. Io forse ho avuto un po' più talento a livello tecnico, ma ogni suo consiglio è stato importante", ha detto Michela Figini che ha avuto l'onore di vivere qualche gara di Coppa del Mondo al suo fianco. Nel mito della De Agostini è invece cresciuta Lara Gut-Behrami: "Ho avuto la fortuna di conoscerla come persona, siccome quando mi allenavo con mio papà ad Airolo lei era presente con i suoi figli. Pur non avendo vissuto le sue gare ho scoperto la donna incredibile che c'è dietro alla sportiva. Ricordo che sfoggiava sempre il suo sorriso e che, durante le mie vittorie, era più felice di me".
Un ricordo nitido della campionessa ticinese è anche nalla mente di Mauro Pini: "Penso di poter esprimere il pensiero di tutta la popolazione airolese e credo che la giornata nell'alta Leventina sia molto triste. Doris solo con un saluto o in un veloce incontro trasmettava grinta, voglia di fare. E portava sempre un grande sorriso".