“Sono orgogliosa dell’atteggiamento e del nostro percorso”

Si respira più fierezza che delusione nella zona interviste al termine di Spagna-Svizzera: se da una parte poteva prevalere il rammarico per l’eliminazione dall’Europeo casalingo, dall’altra è emersa la consapevolezza di essersi spinte laddove, prima di qualche giorno fa, un quarto di finale in un grande torneo era solo un discorso ipotetico e non la realtà. Lo sa bene Lia Wälti: “L’idea di gioco offensivo della Spagna è difficile da contrastare, noi ci siamo difese molto bene. Sono orgogliosa delle mie compagne, di quanto fatto assieme, dell’atteggiamento e del percorso ”, ha dichiarato la capitana della Nazionale.

Il buon lavoro svolto da Pia Sundhage e il suo staff è sotto gli occhi di tutti, e data l’imminente scadenza del contratto ci sono alcuni interrogativi sul futuro della svedese sulla panchina elvetica: “Ora voglio andare a riposare poi ne parlerò con la Federazione - ha annunciato la selezionatrice - Sono fiera del miglioramento fatto, il prossimo passo è quello di far crescere le giovani giocatrici dando loro tempo e minutaggio. Vi garantisco che il nostro futuro è molto promettente, la Svizzera potrà dire la sua entro due o tre anni”.

Sulla stessa linea di pensiero è Smilla Vallotto: “La nostra squadra è giovane e ha la possibilità concreta di tornare a calcare grandi palcoscenici. Spero che le bambine presenti sugli spalti possano avvicinarsi al calcio e alimentare tutto il movimento”, ha concluso la ginevrina, bella rivelazione del torneo.