Women’s Euro: per ogni lettera un concetto, uno spunto su cui riflettere. Analizziamo così la straordinaria edizione disputata in Svizzera, tra record, spettacolo e un futuro che promette decisamente bene.
W: Wiegman
Sarina Wiegman, una delle grandi protagoniste del successo inglese. Ha creato una squadra resiliente, versatile e unita da una leadership silenziosa. Per l’allenatrice delle Leonesse si tratta del terzo titolo europeo consecutivo, visto che alla guida dei Paesi Bassi nel 2017 c’era ancora lei. In totale sono cinque finali di fila nei grandi tornei. Le manca solo il titolo mondiale a questo punto...
O: organizzazione
Impeccabile. Sia per i tifosi che per gli addetti ai lavori. Fan Zone, Fan Walk, dentro e fuori dagli stadi: tutto ha funzionato a meraviglia e ha reso ancor più memorabile questo straordinario evento. Uno spot per la Svizzera, ma soprattutto per tutto il movimento del calcio femminile.
M: Miss... e non Mister
In questa edizione si è raggiunta la cifra record di 7 allenatrici su 16 squadre, una in più rispetto alle precedenti due edizioni e ben quattro in confronto alle edizioni del 2013 e del 2009. Negli ultimi 16 anni, tuttavia, solo due allenatori maschi si sono spinti sino all’ultimo atto e un uomo in panchina non ha più sollevato il trofeo dal 1995. Notevole.
E: evoluzione
Investimenti e professionalizzazione del mestiere stanno portando i loro frutti, il calcio osservato quest’estate in Svizzera è stato di alto livello. Durante questa edizione si è notata un’evoluzione del gioco sotto tutti i punti di vista: tecnico, tattico, fisico, di intensità e spirito combattivo. Uno spettacolo destinato a crescere sempre di più negli anni a venire.
N: Nazionale svizzera
Ha emozionato e unito un paese intero. Ha portato allo stadio più di 100’000 persone in appena quattro partite. Le premesse non erano delle migliori, ma squadra e staff tecnico hanno alzato l’asticella e hanno ottenuto una storica qualificazione ai quarti. Sarebbe importante proseguire questo ciclo targato Pia Sundhage, un’allenatrice capace di unire il gruppo e di dare spazio alle tante promettenti giovani presenti in rosa. L’obiettivo è crescere, con la speranza che l’entusiasmo del pubblico per questa Nazionale non scemi drasticamente già nei prossimi mesi.
S: Spagna
La squadra che ha espresso il miglior calcio, la squadra che fino alla finale pareva irraggiungibile per chiunque. E invece no, la grande favorita si è dovuta inchinare alla grinta e alla determinazione delle inglesi. Le iberiche rappresentano un modello da cui prendere esempio: grazie agli investimenti mirati di club e Federazione, hanno raggiunto la loro attuale posizione di eccellenza in appena dieci anni.
E: eredità
Ispirazione per nuove generazioni, maggior professionalizzazione, attenzione mediatica e maggior spettacolo in campo. Questo Europeo lascia un’eredità importante al movimento del calcio femminile, che va al di là del semplice risultato sportivo.
U: UEFA
20/25 milioni di euro di perdita, già preventivati prima dell’inizio del torneo. Secondo l’UEFA si tratta però di un investimento e se i premi non fossero stati aumentati del 156% questa edizione sarebbe già risultata in attivo. Quella organizzata in Svizzera ha battuto numerosi record e ha dimostrato di saper attirare negli stadi e davanti alla televisione milioni di persone.
R: rigori
Abbiamo parlato di spettacolo ed evoluzione del gioco in generale, ma dal dischetto buio totale. E la finale non è stata da meno. In totale, tra rigori calciati in partita e oltre i 120’, dagli undici metri sono stati commessi ben 23 errori su 51, per un tasso di conversione irrisorio del 54,90%. Manco a dirlo il peggiore degli ultimi anni.
O: ola
Durante quasi ogni partita, sugli spalti prendeva vita la ola: un gruppo di tifosi la innescava e, quando anche i sostenitori della squadra avversaria la raccoglievano dall’altro lato dello stadio, partiva spontaneo un applauso collettivo, segno del clima amichevole e festoso che ha caratterizzato gli stadi di questo Europeo. In totale sono stati 657’291 gli spettatori presenti ai 31 incontri, poco oltre i 21’200 di media. È uno dei record, naturalmente.
Women's Euro, il servizio sul bilancio organizzativo delle città coinvolte negli Europei (Telegiornale 28.07.2025, 20h00)
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Women's Euro, highlights della finale Inghilterra-Spagna (LA2 Sport Live 27.07.2025, 18h00)
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Women’s Euro, il servizio sulla finale Inghilterra-Spagna (La Domenica Sportiva 27.07.2025)
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Il servizio con Chloe Kelly (Rete Uno Sport 28.07.2025, 07h15)
RSI Sport 28.07.2025, 07:24
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