1X1 La Rivoluzione di Casvegno
La Rivoluzione di Casvegno

Quinto episodio: curami!

Un podcast originale di Olmo Cerri 

  • 10.10.2025
  • 28 min
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Gli anni ’80 a Casvegno sono un’epoca di fermento e di transizione. Con l’introduzione della nuova Legge, non è più possibile gestire l’ospedale come un tempo. La nascita del Club ’74 e l’istituzione del servizio di socioterapia avevano già aperto una strada. Ma il cambiamento non è facile da realizzare. Come trasformare la “dittatura medica” che vigeva a Casvegno in una democrazia reale? Una risposta arriva proprio dal basso: dalle assemblee dei pazienti, introdotte dal Club ’74. In questi spazi, pazienti, infermieri e medici si ritrovano per discutere apertamente problemi, conflitti, soluzioni. Luoghi di parola collettiva, in cui le contraddizioni dell’istituzione emergono con forza, ma anche con l’energia per essere affrontate. Perché in fondo, anche gli operatori sono “reclusi”. Ma una delle spinte verso l’apertura arriverà anche da un fronte del tutto inatteso: le nuove politiche neoliberali degli anni ’80, con il loro invito a ridurre la spesa pubblica. Il vecchio manicomio, con i suoi ricoveri a vita e centinaia di letti, diventa troppo costoso. Nel 1985 nasce l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, si creano i settori territoriali, i servizi ambulatoriali e i centri diurni. La parola d’ordine è: dimettere. Nascono i primi appartamenti protetti fuori dalla clinica, e la cura esce finalmente dalle mura dell’ospedale. 

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