I freddi numeri del contagio sono presentati ogni giorno all’opinione pubblica. Numeri che sentiamo crescere nelle cronache del coronavirus – i contagi, i ricoveri in cure intense, gli intubati, i decessi – numeri che sono, persone che hanno un volto, un nome. Numeri che sono storie raccolte dentro l’Ospedale La Carità di Locarno, dove le telecamere della RSI sono tornate, a due settimane di distanza dal primo reportage dove ci si preparava all’emergenza. E due settimane dopo l’impatto è incredibilmente duro: quei numeri sono corpi sofferenti che hanno riempito già quasi tutti i letti e hanno occupato tutti i reparti; sono persone care che ci lasciano.
Tutto qui è già drammaticamente cambiato da due settimane fa. Tutto, tranne la forza del personale sanitario, che senza tregua sta facendo di tutto per contrastare questo virus, per curare i malati, per alleviare le loro pene e persino per permettere a chi perde ogni speranza di avere un ultimo contatto con i propri cari.
Dalle corsie degli ospedali, agli ambulatori dei medici di famiglia, surrealmente vuoti: la paura dei pazienti, ma anche le decisioni superiori dettate dall’emergenza del nuovo coronavirus, hanno svuotato i loro studi e hanno trasformato i medici di base in operatori di telemedicina: un vero paradosso, non privo di contro-indicazioni. Sia sotto il profilo sanitario, sia economico. Soprattutto se la crisi dovesse durare a lungo.
E infine, vi parleremo di un’altra epidemia che accompagna il covid-19: è quella delle bufale e delle truffe on-line, che sta contagiandoci anch’essa con una velocità sorprendente. Almeno per questa epidemia, però, un antidoto c’è: pochi buoni consigli, da tenere sempre presenti. Per vaccinarsi contro informazioni non veritiere e fregature sempre dietro l’angolo
Se ne parlerà nella serata speciale Coronavirus, giovedì, su La1, alle 21:05
Ospiti: la Primaria di medicina dell’Ospedale regionale di Locarno Rita Monotti, la Primaria di cure palliative dello IOSI Claudia Gamondi e il Presidente dell’Associazione medici di famiglia del Canton Ticino il Dr. Alberto Chiesa