Visualizziamo una cattedrale. Un edificio fatto di musica, in cui gli archi spalancano le volte sopra le nostre teste e i sintetizzatori colorano le sue vetrate. In fondo, dietro un pianoforte, un uomo chino sui tasti.
Quell’uomo è Nick Cave. Ora abbiamo tutto, o quasi, per calarci nell’ascolto di Ghosteen.