“Tu usi la musica per avere altro; per me, invece, è l’obiettivo finale.”
Con queste parole la rapper ticinese Ele A, dopo due EP, pubblica il suo primo album, Pixel.
I pixel sono singoli punti che, presi uno a uno, dicono poco; tutti insieme, però, costruiscono un quadro.
Partendo dal titolo del disco, Isabel Piazza racconta i “punti/pixel” che compongono l’identità artistica di Ele A e questo esordio che vanta collaborazioni con Colapesce (in “Ombre di città”), Gué (in “Con le mie G”) e Promessa & Sayf (in “Buon esempio”).
La produzione è affidata principalmente al suo produttore di riferimento, Disse; spicca la perla “Atlantide”, autoprodotta.
Il suo percorso è stato un successo crescente: da Lugano alla conquista dell’Italia e dell’estero. Con l’uscita dell’album, dopo gli instore in Italia, riparte con un tour europeo, senza trascurare la Svizzera, per poi tornare nei club italiani. Quella di Ele A è una piccola favola: il sogno di una ragazza della porta accanto che diventa realtà. E noi non vediamo l’ora di scoprire fin dove ci porterà.
