Alessandro De Rosa, voce narrante
Fausto Beccalossi, fisarmonica
Claudio Farinone, chitarra
Ennio Morricone, genio della musica del Novecento, la sua arte sopraffina si è espressa in tutti gli ambiti artistici del suo tempo: dalla musica scritta a quella improvvisata, dalle sale da concerto al mondo discografico, le canzoni, il teatro, la radio, la televisione, e il cinema, dove, grazie a lui, da elemento decorativo la musica è divenuta protagonista assoluta, solcando indelebilmente l’immaginario di tutti noi.
Anni di incontri e profonde conversazioni tra il Maestro e Alessandro De Rosa sono culminate nella sua autobiografia ufficiale Ennio Morricone - Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita, pubblicata nel 2016 da Mondadori Libri e tradotta in tutto il mondo. Il libro è definito dal Morricone stesso: “il più autentico, il più dettagliato e curato. Il più vero”.
Da questo lavoro è scaturito uno spettacolo intimo capace di abbracciare il racconto singolare e prossimo del biografo, che negli anni insieme a lui ne ha raccolto le memorie, filmati inediti in cui il Maestro si racconta, momenti culminanti della sua attività professionale e riletture dal vivo che riportano le composizioni “morriconiane” alla magia primigenia che le ha generate, espresse dalla poetica della fisarmonica di Fausto Beccalossi e della chitarra di Claudio Farinone.
“Ennio Morricone: inseguendo quel suono” spalanca ampie riflessioni sulla musica, la società e la cultura del nostro tempo, celebrando autenticamente il Maestro attraverso la testimonianza di chi lo ha conosciuto profondamente e attraverso la sua musica, che continuerà a vivere per sempre.
De Rosa ha parlato del celebre compositore a Tra le righe, ospite di Natascia Bandecchi e Sarah Tognola.
Morricone ha scritto arrangiamenti per l’industria della musica pop, ha lavorato per cinema, teatro e tivù, ha scritto musiche per sale concerto, ha sperimentato con l’improvvisazione. Per De Rosa:
«L’ha fatto sempre al meglio, cercando di innovare. Cercando di portare un briciolo di sé stesso, anche quando poteva portare solo quello, per cercare di essere sé stesso ma allo stesso tempo entrare in relazione con identità e contesti sempre nuovi. Oggi, se riconosciamo Ennio Morricone da una nota, lo dobbiamo proprio a questa riflessione sul suono, sulla sua stessa identità personale e la sua identità in relazione agli altri».
Nella sua frequentazione del Maestro, De Rosa ha potuto osservarne l’approccio alla vita. Qualcosa che tutti possiamo adottare nel modo di pensarci:
«Liberi da automatismi, decostruendoci anche, ricostruendoci. È un lavoro di meditazione, è un lavoro di psicoterapia, quasi. È un lavoro di completa e continua ricostruzione per ricontattare la matrice più intima che abbiamo e cercare di trovare il nostro posto nel mondo […] La lezione sua è stata questa qui, ed è la lezione che possiamo portare a casa anche se non siamo musicisti, compositori. Ma siamo tutti compositori della nostra realtà».
Ennio Morricone: inseguendo quel suono….
Tra le righe 28.05.2025, 14:00
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