Play Top

Antropologia dello sport

Intervista all'antropologo Bruno Barba, di Letizia Bolzani

  • 30 giugno 2022, 20:47
  • 21 marzo, 14:52

Antropologia dello sport

Geronimo 03.05.2022, 11:35

  • iStock

Lo sport è una pratica importante del nostro vivere sociale, eppure non ha goduto finora di grande considerazione da parte degli studi antropologici. Forse perché lo si percepisce come legato al corpo, e quindi sconta il pregiudizio di chi lo considera meno nobile rispetto al cosiddetto “intelletto” (come fece un’ampia frangia di pensatori post-sessantottini), o meno nobile anche rispetto alla cosiddetta “anima” (per chi era ancora legato all’antica dicotomia spirito-materia). O ancora perché lo si considera legato a un aspetto ludico, e quindi non abbastanza “serio” della vita.

Eppure, lo sport ha a che vedere con tutti gli ambiti della nostra cultura: dalla politica, all’economia, alla costruzione dell’identità, e su di essi ha molto da dirci.
Ad uno studio antropologico e filosofico dello sport si è dedicato recentemente Bruno Barba, professore di Antropologia all’Università di Genova, nel suo saggio intitolato "Il corpo, il rito, il mito. Un’antropologia dello sport", pubblicato dall’editore Einaudi.

Ti potrebbe interessare