Cultura e spettacoli

I brani di Battisti e Mogol online

Finita la contesa giudiziaria durata quasi un decennio - Colmata una lacuna culturale - Le considerazioni di Giorgio Fieschi

  • 29.09.2019, 13:52
  • 22.11.2024, 21:03
Lucio Battisti, morto il 9 settembre 1998

Lucio Battisti, morto il 9 settembre 1998

  • keystone

Le canzoni firmate dalla coppia Mogol-Battisti arrivano online - dopo la fine di una contesa giudiziaria lunga quasi un decennio - proprio oggi, 29 settembre, data simbolica, visto che che dà il titolo alla famosa canzone, un classico scritto da Battisti per l'Equipe 84.

Dunque proprio a partire da oggi tutti i brani fanno la loro apparizione sui siti di streaming musicale (tra questi spotify e youtube). Al di là degli aspetti legali (una battaglia sui diritti d'autore e sui conseguenti guadagni), ciò che più conta oggi è sottolineare come l'approdo di questo corpus musicale sulle piattaforme di streaming colmi di fatto una lacuna. Già da tempo i dati (lo streaming rappresenta il 50% del consumo di musica a livello mondiale) indicano con chiarezza che i giovani consumano musica prevalentemente online: il che significa che le nuove generazioni non conoscono Battisti, non lo hanno ascoltato. E se lo hanno fatto è accaduto solo su suggerimento di qualcuno più in là negli anni e che è in possesso di un supporto fisico, come vengono definiti CD e vinili.

04:38

RG 12.30 del 29.09.19: le spiegazioni di Giorgio Fieschi autore dell'ultima intervista rilasciata da Lucio Battisti nel 1979 al microfono di Gino Ceschina

RSI Info 29.09.2019, 13:42

  • tipress

Finora non c'è stato altro canale di diffusione, perché il divieto riguardava anche la pubblicità e le colonne sonore (sono pochissimi i casi in cui è stata concesso un brano per un film). Ed è un fatto culturalmente grave perché Lucio Battisti, il cui ultimo album, "Hegel", è stato pubblicato il 29 settembre di 25 anni fa, è stato uno dei protagonisti della musica leggera italiana, un innovatore che ha introdotto nella canzone della Penisola forme musicali e metriche della tradizione inglese e americana, uno sperimentatore attentissimo alle possibilità della tecnologia, sia per ciò che concerne gli strumenti musicali che, soprattutto, per il lavoro in sala di registrazione. Lo dimostra il materiale contenuto in "Masters vol. 2", un cofanetto uscito da pochi giorni, con quattro Cd, tre Lp e 48 canzoni, tutte rimasterizzate, che vanno da "Non è Francesca", dunque il periodo con Mogol (una curiosità: il brano nel 1967 fu affidato al gruppo Beat "I Balordi", antesignani del rock demenziale) a "Tubinga", che fa parte di Hegel e appartiene dunque alla fase della collaborazione con Pasquale Panella. E a proposito di questo bisogna specificare che, almeno per il momento, i cinque album scritti da Battisti con Panella, dall'86 al '94, da "Don Giovanni" a "Hegel", non saranno disponibili online per motivi legati alla gestione dei diritti.

01:22

La voce di Lucio Battisti nell'intervista rilasciata a Giorgio Fieschi

RSI Info 29.09.2019, 13:47

  • RSI/Buonasera 09/01/2007

Nel booklet che accompagna "Masters vol.2" Renzo Arbore, che ha avuto un ruolo importante nell'approdo al successo di Battisti, giustamente paragona l'autore di "29 settembre" ai Beatles per il ruolo da "rivoluzionario" svolto nella musica italiana.

L'approdo sulle nuove piattaforme di ascolto e distribuzione, oltre che un'importante operazione commerciale, è anche un evento culturale, in un momento in cui la scena musicale e sociale è radicalmente mutata ed esiste un'evidente frattura tra le nuove generazioni e quelle precedenti. Il fatto che ora Battisti sia ascoltabile anche da chi non è abituato al consumo tradizionale offre anche ai giovanissimi abituati ai suoni della Trap la possibilità di assimilare la lezione di un artista che ha cambiato le regole del gioco musicale.

ANSA/M. Ang.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare