Elezioni Grigioni 2022

I partiti ai blocchi di partenza

Le sfide e gli obiettivi delle forze politiche grigionesi in vista delle elezioni cantonali del 15 maggio 2022

  • 17 marzo 2022, 12:46
  • 23 giugno 2023, 16:01
Gran Consiglio grigioni

Il nuovo sistema potrebbe determinare nuovi equilibri. Le previsioni di alcuni esperti indicano che UDC e PS potrebbero guadagnare una dozzina di seggi ciascuno a scapito di PLR e Centro

  • GR.CH
Di: Daniele Papacella

Il nuovo sistema di voto biproporzionale introdotto per l'elezione del Parlamento grigionese farà il suo esordio il 15 maggio. Ha cambiato le carte in tavola e offre opportunità e incognite per i partiti.

Unione democratica di centro

L'UDC è il partito meno favorito dal vecchio sistema maggioritario. Alle elezioni cantonali del 2018, ha conquistato solo 10 seggi su 120 (poco più dell'8%) ed è ben lungi dalle posizioni che deteneva prima della scissione dell'ala moderata, diventata PBD nel 2008. Ma il consenso popolare rimane ben più ampio, come dimostra il confronto con le elezioni federali dell'anno dopo, dove ha raccolto circa il 30% dei consensi, confermandosi la prima forza politica cantonale. Non è un caso quindi che l'UDC si aspetti i maggiori benefici dal cambiamento di sistema elettorale. L'obiettivo, dichiarato del presidente Roman Hug è "il raddoppio a 20 granconsiglieri e un seggio in governo”.

Grigioni, ecco le liste per le cantonali

Il Quotidiano 08.03.2022, 20:00

Alleanza progressista

Alle ultime elezioni cantonali, il Partito socialista ha conquistato qualche posizione e, con 20 seggi in parlamento, ha una rappresentanza che corrisponde più o meno al potenziale elettorale malgrado il maggioritario. Per approfittare appieno del nuovo sistema elettorale, il PS ha unito le forze con gli ecologisti. Attualmente, i Verdi non sono presenti in Gran Consiglio, ma alle nazionali avevano raggiunto il 5,5% dei voti. Come unico schieramento, il fronte progressista presenta più donne che uomini sulle liste. "L'obiettivo è crescere”, riassume il presidente del PS Andri Perl.

Alleanza del Centro

Nata dalla fusione fra PDC e BDP nello scorso giugno, l'Alleanza del Centro è di gran lunga la prima formazione in parlamento e ha anche la maggioranza assoluta in governo con tre seggi su cinque. Il partito detiene attualmente 50 seggi su 120; alle federali del 2019, i consensi cumulati delle due formazioni raggiungevano il 25%. "Mantenere questa posizione non sarà facile”, afferma il presidente Kevin Brunold, ma la presenza capillare sul territorio e quindi la possibilità di avere liste con molti deputati uscenti in tutti i circoli – a cui si aggiungono le tre candidature per il governo come locomotiva elettorale – potrebbe rivelarsi l'asso nella manica per confermare il Centro come primo partito cantonale.

Partito liberale radicale

Per decenni il PLR ha saputo coagulare il consenso elettorale grazie ai molti esponenti di spicco nei vari circoli. Grazie al sistema maggioritario, la sua presenza in Gran Consiglio è da sempre molto più importante rispetto al consenso elettorale del partito. Dal 2018, il gruppo parlamentare conta 36 deputati, diventati 39 nel giugno del 2021 dopo aver accolto alcuni dissidenti che non hanno aderito alla fusione fra PDC e PBD; una presenza importante di fronte a una forza elettorale che non ha raggiunto il 14% alle elezioni nazionali. Il nuovo sistema elettorale potrebbe quindi penalizzare il PLR. Il presidente Bruno Klaus si aspetta comunque "un buon risultato”, contando appunto su un buon numero di uscenti e il fatto che nei Grigioni si eleggono tradizionalmente le persone, oltre i limiti degli schieramenti partitici.

Verdi liberali

La formazione – nata dalla scissione dell'ala destra degli ecologisti del canton Zurigo nel 2007 – ha messo piede nei Grigioni sulla scia dei successi elettorali negli altri cantoni. Attualmente conta tre seggi in Gran Consiglio. Fin ora, la sua base elettorale è concentrata nelle zone urbane del cantone, quindi la zona di Coira e Davos. Alle nazionali aveva raggiunto l'8% dei consensi, ma il sistema di voto grigionese è comunque diverso da quello federale e non si può fare un paragone diretto. Per la presidente Geraldine Danuser, già il fatto che i Verdi liberali siano riusciti a presentare ben 46 candidature in 17 circoli su 39 dimostra "che il partito sta crescendo”.

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