Afghanistan, quattro anni di governo talebano

Il 15 agosto 2021 i talebani riprendevano il controllo dell’Afghanistan, ponendo fine a vent’anni di presenza occidentale. Migliaia di persone si accalcavano all’aeroporto di Kabul nel tentativo disperato di fuggire dal Paese, come testimoniato dalle immagini di quei giorni. Oggi, a quattro anni di distanza, il regime celebra l’anniversario con parate e manifestazioni, mentre a Kabul elicotteri dovrebbero lanciare fiori e le bandiere dell’“Emirato Islamico” sventolano per il “giorno della Vittoria”, che segna la riconquista della capitale.

Il governo talebano, ancora largamente isolato a livello internazionale, ha recentemente ottenuto un riconoscimento formale dalla Russia, rafforzando la propria posizione diplomatica. Ma la comunità internazionale continua a condannare le gravi violazioni dei diritti umani, in particolare contro le donne.

“Una nostra legge considera la voce femminile una forma di nudità. Per questo non dovrebbe essere ascoltata quando canta o partecipa a feste, ma se esce per necessità, come andare dal medico o a fare la spesa, allora le è permesso parlare”, ha dichiarato Saif al-Islam Khyber, portavoce del Ministero per la promozione della virtù. Le donne sono escluse da scuole, università, palestre, parchi e molti lavori.

Una studentessa di Jalalabad racconta: “Dal 2022 non possiamo più andare a scuola. Tutto è contro di noi. Stiamo tornando al tempo in cui le ragazze venivano bruciate vive.”

L’8 luglio la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto contro due leader talebani per persecuzione di genere. Intanto, i relatori ONU invitano a non normalizzare i rapporti con un regime definito “violento e autoritario”.

SEIDISERA 15.08.2025