Genova, morti sotto le macerie

Il Comune di Genova, in segno di cordoglio e vicinanza ai parenti delle vittime del crollo di Ponte Morandi, ha proclamato per mercoledì e giovedì due giornate di lutto cittadino. La bandiera del comune, così come quelle della Repubblica italiana e dell’Unione Europea saranno esposte a mezz’asta.

La procura di Genova “è pronta a aprire un fascicolo per omicidio plurimo e disastro colposi” a carico di ignoti perché “ancora non conosciamo il perimetro della tragedia”, ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi.

“È una catastrofe quella che ha colpito Genova e l’Italia intera. Su persone e famiglie inermi si è abbattuta una disgrazia spaventosa e assurda”. Lo ha detto il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in una nota. “Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità”, ha poi sottolineato.

“A nome della Svizzera esprimo le mie più sentite condoglianze”

Secondo un nuovo bilancio diffuso da diversi media italiani, i morti sono 35.

I problemi del ponte Morandi erano noti a tutti, a Genova e dintorni: è sempre stato oggetto di piccole e grandi manutenzioni. “Gli anziani della città parlavano della sua possibile caduta già quando mi sono trasferita a Genova” spiega alla RSI l’ingegnere Maria Silva, milanese d’origine, ma da molti anni trapiantata nel capolougo ligure dove ha progettato numerose opere pubbliche.

“Erano appena finiti i lavori ristrutturazione della soletta, il ponte era completamente sgombro. Il pilone è crollato successivamente alla soletta: giudicando dalle immagini - molto superficialmente - il problema sembrerebbe dunque legato alla soletta”. Problematico ma indispensabile, il ponte Morandi: collega due autostrade, supera la ferrovia (che infatti è ora interrotta) e serve anche il traffico cittadino. A tutt’oggi in città non ci sono itinerari alternativi.

Come molte infrastrutture nevralgiche in Italia, il ponte è stato costruito negli anni 60. “Bisogna rendersi conto che le infrastrutture hanno una vita compresa tra 80 e cento anni. Il traffico non può essere una scusante per non intervenire. Siamo un Paese che va risanato profondamente, occorre fare investimenti di sistema” conclude Maria Silva.

Il DFAE ha affermato alla RSI di non avere a disposizione informazioni su eventuali vittime svizzere. Il consolato generale svizzero a Milano è in contatto con le autorità locali.

La testimonianza di Dario Ansaldi, partito dalla Francia e diretto in Ticino

“Sono arrivato pochi minuti dopo il crollo, per fortuna, e per questo ci hanno subito deviato: ho visto il ponte da sotto, crollato, uno spettacolo davvero brutto, per chi come me ha percorso quel tratto di autostrada tantissime volte”.”

Le persone morte in seguito al crollo del ponte autostradale a Genova sono una trentina, mentre diversi sono i feriti gravi. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Una donna è stata estratta viva, da sotto le macerie della parte centrale della navata crollata. La donna è stata portata via in elicottero. Si apprende dai soccorritori. E’ la terza persona recuperata viva.

Vi proponiamo una testimonianza raccolta dai nostri inviati a Genova Anna Valenti e Jonas Marti

La protezione civile afferma che sono 20 i morti e 13 i feriti. 200 i vigili del fuoco sul posto. Al momento del crollo stavano transitando una trentina di auto e tre camion. Sotto il ponte caduto ci sono due capannoni, probabilmente vuoti. Non risultano alla protezione civile che erano in corso dei lavori sul ponte.

Il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi ha affermato che i morti sono 22.. I soccorritori sul posto: “Qui è un inferno”.

“Il crollo di ponte Morandi è una immane tragedia per la nostra città”. Sono le prime parole del sindaco Marco Bucci sul crollo del ponte autostradale Morandi dell’A10. “Il Comune di Genova sta coordinando i soccorsi con la Regione Liguria e i Vigili del Fuoco. Ci stiamo concentrando sulla ricerca di eventuali persone rimaste sotto le macerie e per la messa in sicurezza della zona”. Questa situazione creerà evidenti problemi alla nostra città, ma dobbiamo reagire da subito con forza e orgoglio””Il crollo di ponte Morandi è una immane tragedia per la nostra città”. Sono le prima parole del sindaco Marco Bucci sul crollo del ponte autostradale Morandi dell’A10. “Il Comune di Genova sta coordinando i soccorsi con la Regione Liguria e i Vigili del Fuoco. Ci stiamo concentrando sulla ricerca di eventuali persone rimaste sotto le macerie e per la messa in sicurezza della zona”. Questa situazione creerà evidenti problemi alla nostra città, ma dobbiamo reagire da subito con forza e orgoglio”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà stasera a Genova.

Le immagini delle macerie

In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che “sulla struttura - risalente agli anni ‘60 - erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova”, assicurano le Autostrade.

Il ponte Morandi è stato progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi. E’ stato costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società italiana per Condotte d’Acqua. È noto come “Ponte delle Condotte” dalla società che lo costruì, ma anche “Ponte di Brooklyn” per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano. Ha una lunghezza di 1.182 metri, un’altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri.

Sono undici, al momento, le persone rimaste uccise dal crollo del ponte Morandi a Genova. Lo riferisce il Viminale aggiungendo che altre 5 persone risultano ferite e sono ricoverate in codice rosso.

Sono arrivati all’ospedale Villa Scassi di Genova sette persone ferite in modo grave nel crollo del ponte Morandi a Genova. “Ci sono quattro codici rossi politraumatizzati e traumatizzati cranici e alla colonna vertebrale tre soggetti fratturati - ha detto il direttore generale della Asl 3 Carlo Bottaro -. In più ci sono traumatizzati psichici, cioè donne e bambini che hanno assistito al crollo del ponte”. E’ stato allestito, per questi pazienti, un’unità psicologica e psichiatrica ad hoc.

Alcuni testimoni hanno affermato di aver visto un fulmine colpire il viadotto prima del crollo, poco dopo le 11.30

In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parte di ponte che non è crollata.

Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte dell’autostrada crollato a Genova, mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. E’ quanto riferiscono i carabinieri.

Squadre di esperti di ricerca e soccorso tra le macerie urbane sono in partenza anche da Milano e dal Piemonte, dirette a Genova.

Sono due le persone estratte vive dalle macerie del Ponte Morando, collassato martedì mattina dentro l’alveo del Polcevera e su via Fillak, a Genova. Secondo quanto appreso, entrambi sono stati avviati al pronto soccorso dell’ospedale San Martino. Intanto è stato avviato il protocollo SISMA per la ricerca dei dispersi.

I soccorritori, intervenuti in massa, riferiscono di aver trovato morti e feriti tra le macerie, senza specificare il numero

Una lunga porzione del viadotto Morandi, su cui corre l’autostrada A10 a Genova, è crollato sulle case sottostanti